ROAD PRICING: TRONZANO (FI) Contrario ad una nuova tassa per chi entra in Città – NewsItalia Live

ROAD PRICING: TRONZANO (FI) Contrario ad una nuova tassa per chi entra in Città – NewsItalia Live

La nostra è una città morta, il road pricing è una baggianata e sono assolutamente contrario”. Andrea Tronzano non ha dubbi in merito al nuovo piano di tassazione pensato dall’amministrazione comunale di Torino che vedrebbe l’introduzione del pagamento di un pedaggio per l’accesso a determinate aree della città, allo scopo di alleggerire il traffico e rimpinguare le casse del Comune. “Sono contrario – prosegue Tronzano durante il suo intervento – perché gli obiettivi che persegue questo strumento sono ampiamente superati a Torino, infatti il primo intento del road pricing è di ridurre la congestione del traffico, ma Torino è già in grave crisi: il centro è svuotato, sono già limitati gli ingressi oltre misura, anzi, secondo me, sarebbe opportuno togliere la ztl ambientale che sta creando diversi problemi; non solo, – prosegue il capogruppo di Forza italia – il road pricing ha come secondo obiettivo di aumentare le entrate della pubblica amministrazione. Le tasse a carico dei cittadini torinesi oggi sono nell’ordine di 500/600 milioni di euro, ne mettiamo altre addirittura a chi entra magari portando benefici alla città? – si domanda Tronzano  – ricordo, in ogni caso, che comunque noi abbiamo già la road pricing perché le zone ztl costano e dunque esiste già un ingresso all’interno delle casse del comune per muoversi nella città”. Tronzano è critico anche nei contenuti del referendum che l’amministrazione vorrebbe sottoporre ai cittadini in tema di road pricing: “volete voi che il comune di Torino faccia una serie di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità pulita – legge il testo il capogruppo di Forza Italia ponendo l’accento su le finalità dell’iniziativa – attraverso un sistema di accesso dell’area cittadina e su parte di essa, utilizzando il denaro ricavato per finanziare il completamento della linea 1 e della linea 2 e per finanziare le piste ciclabili? Chi non sarebbe d’accordo a questa domanda? – fa notare –  soltanto un pazzo. Allora se facciamo una domanda di questo genere significa che prendiamo in giro i cittadini torinesi, perché pensare che con il road pricing si possa finanziare la linea 1 che è già stata finanziata o la linea 2 che costa 600 milioni di euro, o ancora che vengano finanziate le piste ciclabili e l’efficienza dei mezzi pubblici, si commette un errore di ingenuità. Per questo sono assolutamente contrario al contenuto del road pricing, – conclude Tronzano – aumentare le tasse su chi entra in città sarebbe la fine per Torino, d’altra parte sono favorevole invece al referendum se il PD dirà che tutti i referendum consuntivi sono cosa saggia e utile alla democrazia compreso quello promosso della Lega Nord. Voglio vedere la buona fede dei paladini della democrazia del PD”.

FEDERICA BOSCO