“Diminuire le tasse sul commercio e sui lavoratori si può”. TRONZANO (FI) le soluzioni ci sono – NewsItalia Live

“Diminuire le tasse sul commercio e sui lavoratori si può”. TRONZANO (FI) le soluzioni ci sono – NewsItalia Live

Diminuire le tasse sul commercio e sui lavoratori si puòa dichiararlo è Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale. Ne è convinto dopo aver studiato la situazione di Torino con i colleghi di Lega Nord, Fratelli d’Italia e di Ncd.

Dopo aver contribuito in maniera sostanziale, seppur all’opposizione, ad abbassare del 10% la tassa rifiuti sulle imprese, dopo un decennio di aumenti continui, e ad aver tolto la tassa sulle intercapedini e le griglie dei condomini, Forza Italia ed il centrodestra continuano nella loro battaglia sulle tasse misconosciute, ma pesanti.

La Cosap è una di quelle tasse poco conosciute, direi occulte, che ogni anno aumenta e incide moltissimo su commercianti e impresespiega Tronzanocon conseguenze immaginabili su coloro che vogliono e riescono ancora a fare impresa; sui dehors ad esempio occorre tenere in considerazione di come essi rappresentino per il commerciante una fonte importante di profitto, che a sua volta significa occupazione, e garantiscano alla Città una adeguata accoglienza a favore dei turisti”. Per meglio comprendere le parole del capogruppo di Forza Italia è sufficiente analizzare i dati degli ultimi due anni riferiti al capoluogo piemontese: per la Cosap (Il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) nel 2012 si pagavano circa 4100 euro per un dehor di dimensioni medie; nel 2015 si è passati a oltre 6200 euro ovvero il 60 per cento in più. Complessivamente, facendo riferimento agli ultimi dati ufficiali disponibili, la Cosap permanente (ovvero occupazione di suolo pubblico esclusi i dehors) ha generato un gettito di 26 milioni di euro, mentre quella temporanea (esclusi sempre i dehors) ha prodotto 9,5 milioni di euro. A questi due importi vanno aggiunti gli introiti generati dai dehors che sono stati 2 milioni di euro per i permanenti e 845 mila euro per i temporanei.

Una seconda voce, tra le tante, che grava sull’economia torinese e quindi incide sui lavoratori delle piccole attività commerciali e delle aziende torinesi sono i parcheggi a pagamentoprosegue Tronzanoche nel 2013 per i complessivi 120mila abbonamenti giornalieri, settimanali e mensili ha generato costi pari a 3,7 milioni di euro; si pensi che solo per i 23 mila abbonamenti mensili a tariffa ordinaria, centrali e ridotti si è prodotto un peso di 2,5 milioni di euro. Molte persone devono pagare anche fino al 10 per cento del loro stipendio se sono obbligati per lavoro ad utilizzare l’abbonamento mensile al parcheggio in zona a traffico limitato”, quindi, prosegue il capogruppo di Forza Italia, “è indispensabile trovare delle soluzioni per rimettere dei soldi in tasca ai torinesi”.  Dall’analisi dei dati emerge che i 23 mila abbonamenti mensili sempre riferiti al 2013 sono stati 18894 (da 102 euro al mese) che hanno prodotto un 1milione e 900 mila euro, 2478 (da 165 euro al mese) quelli in zona centrale che hanno generato 409 mila euro, infine 1554 abbonamenti a tariffa ridotta (95 euro al mese) che hanno prodotto 148 mila euro. “E’ bene ricordare inoltrecontinua Tronzanoche sul commercio gravano annualmente 21 costosi adempimenti burocratici e 88 adempimenti fiscali. Diminuire le tasse sconosciute, ma pesanti che incidono sui conti del ceto medio e dipendono dalla Città dunque è un imperativo. Aumenti a doppia cifra in pochi anni non sono sostenibili. Dobbiamo trovare le risorse e avere la volontà politica di farlo. Forza Italia ed il centrodestra pensano di aver individuato la soluzione per entrambe le cose. Iniziare a diminuire la Cosap rendendo gratuiti i dehor temporanei per i commercianti e iniziare a ridare fiato ai lavoratori su alcuni abbonamenti mensili in Ztl costerebbe circa 1,5 milioni di euro: una cifra sostenibile che si potrebbe recuperare da quelle che noi definiamo “sanzioni di tenuta sociale” ossia sanzioni sul mancato rispetto di regolamenti che se non applicati creano tensioni sociali e regole non uguali per tutti”. Le risorse, quindi, si potrebbero reperire, secondo le valutazioni del centrodestra, da sanzioni mirate alla violazione di regolamenti che se rispettati garantiscono una sana e proficua convivenza civile (inquinamento acustico, verde pubblico, polizia locale, rifiuti urbani, occupazione spazi, feste di via, manomissioni sedimi stradali per lavori, benessere animali per esempio); vengono in sostegno della tesi di Tronzano i dati: le multe dovute a violazioni di regolamenti nel 2014 sono state l’1,06% del totale per una cifra di 3.120.000 euro, mentre le sanzioni al codice della strada sono state il 98,94% per un totale di 51.000.000 di euro. Nel 2014 solo 52 sono state le sanzioni per inquinamento acustico dovuto alla movida, che a Torino è diventato un problema di salute per i cittadini che vivono nelle zone interessate: un’inezia rispetto alle lamentele. “Un patto tra Città e locali della movidaaggiunge TronzanoQuesto potrebbe produrre lo sgravio fiscale perchè permetterebbe alla Città di chiedere un impegno inderogabile ai locali: chiudere i dehors entro le ore 24 durante la settimana. Un primo segnale di attenzione alle migliaia di cittadini che non riescono a dormire la notte. Insomma, se l’Amministrazione si riavvicinasse al sentimento comune e non desse la sensazione di applicare regole non uguali per tutti è molto probabile che i cittadini si sentirebbero nuovamente parte di una comunità e risponderebbero in modo virtuoso. La vera scommessa per il futuro di questa Città, infatti, è remare tutti dalla stessa parte”.

FEDERICA BOSCO