Edilizia al collasso, urge intervenire. Forza Italia ha già agito e fa proposte

Edilizia al collasso, urge intervenire. Forza Italia ha già agito e fa proposte

TRONZANO (Forza Italia): “Non da oggi l’edilizia perde posti di lavoro. Tasse sulla casa, balzelli continui, pastoie burocratiche, mutui irraggiungibili rendono impossibile il rilancio del settore, l’acquisto del bene più prezioso da parte dei cittadini e, non meno importante, costringono molti italiani a svendere la seconda casa, faticosamente acquistata dai genitori o dai nonni. Non è accettabile che lo Stato porti i propri cittadini in una condizione del genere. In Comune a Torino Forza Italia ha fatto proposte concrete contro costi troppo alti e sburocratizzazione che hanno trovato un buon epilogo in un documento che ora urge sia approvato dalla Giunta e dal Consiglio. Domani e dopodomani @forza_Italia organizza il #notaxday per abbassare le tasse sulla casa. Oggi la patrimoniale costa agli Italiani oltre 40 miliardi di euro, con Forza Italia nessuna tassa sulla prima casa“.

Edilizia: presidio a Torino, dimezzati posti lavoro Piemonte. Davanti al Lingotto centinaia di lavoratori – ANSA

Circa 800 lavoratori edili hanno manifestato questa mattina davanti al Lingotto Fiere di Torino, in occasione dell’apertura del salone delle costruzioni Restructura. Il presidio regionale è stato organizzato da Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. “Dal 2008 a oggi in Piemonte i posti di lavoro nel settore edile si sono dimezzati: il calo è di 40 mila addetti e per il 2014 è prevista un’ulteriore flessione del 15%”, hanno sottolineato i sindacati.
“È come se in Piemonte – dicono i segretari regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Lucio Reggiori, Piero Donnola e Giuseppe Manta – negli ultimi due anni, avessero chiuso cinque stabilimenti delle dimensioni della Fiat di Mirafiori. Nella sola provincia di Torino, si sono persi posti di lavoro pari agli occupati di Mirafiori, oltre 6.000 lavoratori, e hanno chiuso centinaia di medie e piccole aziende, molte delle quali per fallimento. Praticamente, oggi l’edilizia e il suo indotto sono drasticamente dimezzati, è un disastro anche per l’economia piemontese, visto che il settore non può svolgere quella funzione anticiclica propria per favorire la ripresa”. Secondo i sindacati, si potrebbero creare molti posti di lavoro, con la manutenzione e la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici, con gli interventi di riassetto idrogeologico e manutenzione del territorio. L’obiettivo “è invertire la curva dell’occupazione e arrivare a 20 mila posto di lavoro a regime nella riqualificazione e manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio piemontese, che possono arrivare addirittura a 30 mila, considerando tutto l’indotto della filiera delle costruzioni”. (ANSA – TORINO, 27 NOV)

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