Tronzano: ” Ecco perché sono rimasto a Forza Italia…” – Civico20News

Tronzano: ” Ecco perché sono rimasto a Forza Italia…” – Civico20News

Il Consigliere Comunale spiega la sua scelta politica

Qualche settimana fà, abbiamo assistito alla fine del PDL, e alla sua scissione in Forza Italia e Nuovo Centro Destra.  Coloro che erano stati eletti con il PDL hanno dovuto quindi scegliere quale strada percorrere: tornare a Forza Italia o aderire al progetto del NCD. Così è stato anche all’interno del Consiglio comunale di Torino, dove 4 dei 5 eletti con il Pdl, hanno deciso di rappresentare NCD. Solamente il Consigliere Andrea Tronzano ha scelto di ritornare a Forza Italia. 

Ecco cosa ci ha detto a riguardo:

Consigliere, in merito alla sua scelta, preferisce che si dica “rimasto a Forza Italia” o “passato a Forza Italia”? E cosa ci dice a riguardo?

Senza mancare di rispetto ai miei colleghi, preferisco il termine “rimasto”, perché rappresenta meglio la mia scelta. La mia decisione di rimanere è stata dettata da alcune motivazioni. La prima motivazione è il rispetto del voto popolare: io sono stato eletto nel 2006 in FI e nel 2011 nel PDL, gli elettori mi hanno votato per la mia credibilità ma soprattutto perché rappresentate un partito e una persona, Silvio Berlusconi.  La seconda motivazione è proprio la mia gratitudine verso Berlusconi. Benché non sia stato il mio padre politico, è colui che mi ha consentito di essere nelle Istituzioni: se non  fosse nata FI nel ’94, io non sarei potuto essere nel Comune di Torino. La terza motivazione è dettata dal ritrovarmi ancora oggi nei valori lanciati da Forza Italia: meno spesa pubblica, il rispetto di una laicità positiva, il ragionamento su principi inderogabili per la nostra società e tutti i valori che Forza Italia rappresentava già nel ’94. Credo che rimanere in Forza Italia sia la scelta giusta, e considero Berlusconi il numero 1 tra i leader

Come considera coloro che non hanno voluto seguire Berlusconi? Li considera dei traditori?

Io non me la sento di definirli traditori, saranno gli elettori a stabilire questo. Io credo che loro abbiano avuto delle ragioni degne, come ad esempio il voler un partito costruito più democraticamente, con un consenso che parta dalla base e con dei Congressi. Credo che quest’operazione del NCD possa portare più voti alla coalizione di centro-destra: coloro a cui non piace Berlusconi, potranno essere ben rappresentati da una validissima persona come Alfano.

Quindi con i suoi ex colleghi del gruppo consiliare, i rapporti sono rimasti ottimi?

Sì. Ci sono gli stessi rapporti amichevoli che c’erano prima. Sicuramente io lavorerò per far prevalere Forza Italia e per superare NCD. Questo credo che sia la miglior soluzione per il bene dei cittadini

Essere rimasto da solo, influisce sul suo lavoro?

Premetto di amare il lavoro di  squadra, in un gruppo grande c’è la possibilità di agire con più forza politica. Essendo però rimasto solo, sarà mio compito far capire che FI sarà una forza trainante per l’opposizione.

Concludendo, cosa si sente di dire ai suoi elettori?
Il 2013 ha visto una nostra convincente battaglia sulle tariffe e sulla vendita delle partecipate. Senza peccare di poca umiltà, devo riconoscere a me stesso e a Forza Italia, un’importante battaglia sulla Tares: il tentativo purtroppo non riuscito, per un’impostazione della Maggioranza, di modificare i coefficienti e le aliquote di calcolo che hanno portato a un pagamento così alto di questa tassa. La Maggioranza non accettato le nostre proposte più che valide, consentendoci soltanto un tavolo tecnico nel 2014 per ridiscutere le tariffe. La seconda importante battaglia è stata sulle privatizzazioni, poiché noi crediamo che il capitalismo municipale abbia fallito e si debba cambiare rotta: diminuire il debito e aumentare i servizi, perseguendo la strada della concorrenza e della competizione. Il Sindaco si era impegnato a vendere sino all’80% di GTT, salvo poi cambiare idea per motivi elettorali e di consenso interno alla Maggioranza. Noi crediamo che si debbano vendere le nostre società partecipate, mantenendo un 20% di apporto pubblico. Il terzo aspetto sui cui abbiamo lavorato quest’anno, sono stati asili e mense scolastiche: abbiamo cercato di cambiare l’appalto, aprendolo alla concorrenza, facendo risparmiare il 10%. Vorrei che questo risparmio andasse a ritoccare verso il basso le tariffe pagate dai genitori per la mensa dei figli. Adesso, il Comune vende a 7euro un pasto che ha un reale costo di 3.5 euro, vogliamo capire perché sia venduto al doppio del suo prezzo.

Noi lavoriamo per consentire ai cittadini di scegliere un’altra coalizione, quando si andrà al voto nel 2016

(L. Colli)