Più tasse, meno investimenti, stessi servizi

Più tasse, meno investimenti, stessi servizi

Il bilancio si distingue per una cosa importante: il finanziamento, con tutti gli strumenti possibili, delle spese correnti, le meno virtuose. Tutto a scapito degli investimenti.

La stragrande maggioranza (il 96%) dell’avanzo di amministrazione 2005 (27.200.000 euro) finanzia la spesa corrente; due esempi: le entrate derivanti dall’alienazione del patrimonio comunale (plusvalenze per dismissioni = 50 milioni di euro e il 76% degli oneri di urbanizzazione (tutto quanto prevede la legge) = 22.000.000) sono utilizzate per finanziare spese correnti.

L’indebitamento procapite aumenta del 25,27%. Ogni cittadino di Torino (compresi i bambini) ha un debito di 3217 euro per i mutui che il Comune ha stipulato; in rialzo di 649 euro rispetto ai 2568 euro del 2006. Tutto ciò significa “più oneri per le generazioni future”.

Sulle sanzioni amministrative il Comune prevede di incassare più di 66 milioni di euro. Significa che ogni cittadino (compresi i bambini), se questo parametro verrà rispettato, pagherà oltre 73 euro l’anno di multe.

Tronzano: “Il bilancio, a nostro giudizio, impoverisce ulteriormente e non si concentra su alcune priorità; non si dà, pertanto, ai cittadini la sensazione di avere una Città amica, che vada oltre l’ordinaria amministrazione, ma si dà la netta impressione di una Città che si concentra sull’aridità dei numeri e prende da chi ormai ha sempre meno.

Si ha la netta sensazione che ci si arrenda ai tagli romani utilizzando l’unico strumento che non si dovrebbe usare: l’aumento delle tasse e delle imposte.

Le nostre priorità sarebbero state tra le altre: sicurezza, rette inferiori per gli asili nido e aumento dei posti disponibili, assistenza agli anziani, emergenza casa.

Auspichiamo inoltre che il Parlamento preveda che le spese per la sicurezza e per gli investimenti siano fuori dal patto di stabilità”.