Gentile Direttore,
ho letto con viva attenzione l’intervista rilasciata dal vice coordinatore regionale Agostino Ghiglia al quale vorrei rispondere innanzitutto difendendo la squadra degli 8 consigliere, direi 9 comprendendo anche Furnari, il coordinamento cittadino, il suo coordinatore e il suo vicario; io penso veramente, e l’ho detto più volte anche in privato, che la giovane classe dirigente del Pdl e i consiglieri comunali a Torino siano di assoluto valore, umano e politico, pronti a governare. Detto questo, ognuno di noi ha il suo modo di dare il proprio alla politica. Il consenso lo si può creare interpretando l’anima barricadiera di una parte del nostro elettorato oppure costruendo passo dopo passo il percorso politico utile a assumere autorevolezza e credibilità nei confronti dei cittadini, degli opinion leader, delle forze sociali e dei corpi intermedi. Come? Costruendo, studiando, dialogando, entrando in sintonia con l’anima di questa Città dove il radicamento culturale della sinistra è profondo e non è semplice far cambiare idea. Mai abdicando ai propri valori non negoziabili. Personalmente ritengo che i cittadini di Torino, che stanno vivendo una crisi epocale, uno smarrimento, dove i genitori sono preoccupati del futuro dei loro figli, abbiamo bisogno di capire che l’opposizione sa giudicare le proposte della maggioranza, non le demonizza a priori, non fa demagogia, sa tutelare i valori e gli interessi dei propri sostenitori attraverso proprie proposte. Questo non significa essere appiattiti o confondere la momentanea situazione attuale nazionale cercando di replicarla o, peggio. Pensare a inesistenti “giochetti sotto banco”, ma vuol dire essere responsabili e privilegiare l’interesse superiore, il bene comune rispetto agli interessi di parte che sono, sì, importanti ma mai quanto l’interesse di una collettività che deve uscire dalla difficoltà. Significa lavorare per una grande alleanza moderata. Mi sia consentito di dire che entrambi le posizioni politiche sono legittime e rispettabili. Le proposte il Pdl le ha fatte e le ha. Mi arrogo il merito, insieme ai miei colleghi, di aver resuscitato il dibattito e il confronto su diversi temi che non erano stati più toccati da una sinistra lontana dalla gente
Andrea Tronzano – Capogruppo del Pdl in Consiglio comunale
