Se si tutela chi non segue le regole, chi le segue si sente legittimato all’anarchia

Se si tutela chi non segue le regole, chi le segue si sente legittimato all’anarchia

Se si tutela chi non segue le regole, chi le segue si sente legittimato all’anarchia.

Chi ha fame ma non ruba e vive con dignità deve essere al centro della nostra azione

“Ricevo e volentieri pubblico un commento di un cittadino torinese in merito al progetto del Comune sui rom. Non credo sia un pensiero isolato. Credo che oggi si possa provare a immaginare tutto, ma occhio a non esasperare gli animi di chi è in difficoltà. Ci sono persone che vivono con 500 euro o poco più al mese e non trovano un aiuto da nessuna parte; non possono ottenere una casa popolare, non possono ottenere un aiuto dal sistema di assistenza perchè “troppo ricchi”.SI SENTONO ABBANDONATI. Sono italiani. Non dobbiamo agire sull’onda emotiva. Siamo in ritardo di anni sugli zingari perchè li abbiamo lasciati al loro destino, senza controlli, liberi di rubare ovunque, senza sanzioni; ora non mi pare il caso di invertire tutto in un secondo, “all’italiana”, ovvero sull’onda di un politicamente corretto che alla fine non porta a nulla. Nei torinesi non c’è razzismo, ma neanche sopportazione infinita.”

Commento

Secondo me il progetto è una vaccata!

Comprendo che si debbano proteggere le fasce deboli ma non ritengo sia giusto aiutare: chi fa del delinquere il proprio scopo di vita; chi ritiene giusto non dare un’istruzione hai figli; chi difende ad oltranza la propria cultura anche quando sfocia nell’illecito (il bivacco, accattonaggio, il furto come costume); chi pur avendo a disposizione i cassoni dell’Amiat preferisce vivere tra topi e immondizia; chi potendo pagare al minimo la luce, preferisce rubarla…

Il progetto in se mi sembra giusto, l’aiuto ai bisognosi è legittimo ma avrei preferito che il Comune, non portato dall’onda emotiva di quello che è accaduto recentemente, avesse indirizzato meglio il progetto e relativo fondo stanziato. Giusto aiutare le famiglie, i disoccupati, i senza fissa dimora ma non dimentichiamoci anche dei padri singol, che sempre più si rivolgono alla Caritas per arrivare alla fine del mese e soprattutto come dimenticare i recenti fatti di cronaca che coinvolgono anziani costretti a rubare la fettina di carne perché la pensione non basta.

Il ministro parla del futuro dei giovani ma che esempio si da hai giovani? … mendicate e vi sarà dato … non abbiate regole e tutto vi sarà concesso …

Non si può lasciare che passi un messaggio distorto per la comunità. Non si può dire che chi vive nell’illegalità, non accetta di condividere il minimo delle nostre regole e leggi, che non accetta di avere “doveri” ma pretende solo “diritti” sia il primo pensiero dell’amministrazione comunale.

Se si tutela chi non segue le regole, chi le segue si sente legittimato all’anarchia.

Secondo me l’aiuto va dato a tutti ma soprattutto a chi con dignità ed onestà vive o meglio sopravvive.

E’ giusto difendere la dignità della persona ma ci si dimentica che si parla di un popolo, quello rom, che ha una visione distorta o comunque diversa della nostra della dignità!