Toponimo per Mauro Rostagno – lettera

Toponimo per Mauro Rostagno – lettera

Oggetto: “Toponimo per Mauro Rostagno”

In merito ad alcuni articoli di giornale apparsi oggi, mi preme specificare le motivazioni che mi inducono, sempre con la massima onestà intellettuale, a dire “no” all’intitolazione di una via a Mauro Rostagno.

Le dichiarazioni scritte, inviate ai mezzi di comunicazione, sono le seguenti:

“Rostagno è stata una figura meritoria per la sua lotta alla mafia, di cui noi (inteso come PDL ndr) ci facciamo interpreti sempre, ma non si è mai chiarito il suo trascorso in Lotta Continua legato all’omicidio Calabresi. Per questo non abbiamo ritenuto opportuno dare il nostro sostegno all’intitolazione.”

“La figura di Rostagno è limpida e meritoria nella sua lotta alla mafia, ma controversa negli anni di appartenenza a Lotta Continua. Non mi è parso opportuno intitolargli una via; nessuno per ora ha chiarito i suoi trascorsi nei primi anni Settanta.”

Rostagno, il cui meritorio impegno contro la mafia non è in discussione, fu tra i fondatori di Lotta Continua (ricordo che nel 1972 il movimento approvò la linea dello scontro generale contro lo Stato – “E’ necessario prepararsi e preparare il movimento a uno scontro generalizzato, con un programma politico che ha come avversario lo Stato e che ha come strumento l’esercizio della violenza rivoluzionaria, di massa e di avanguardia”, tratto dal documento preparatorio del III Convegno Nazionale) e, successivamente, del locale Macondo, punto di riferimento per la sinistra alternativa, chiuso dalla Polizia per spaccio di stupefacenti. Soprattutto, però, ci fu nei suoi confronti una comunicazione giudiziaria da parte dei magistrati che indagavano sull’omicidio del Commissario Calabresi (Lotta Continua lo considerò, sin dal 1969 fino al suo omicidio, come l’assassino dell’anarchico Pinelli). Su questo ultimo punto non è mai stata fatta chiarezza.

Per questi motivi, ed in particolare sulla mai chiarita vicenda relativa a Calabresi, ho dato parere contrario all’intitolazione.

La nostra funzione di Consiglieri Comunali ci impone responsabilità. In particolare, in questo momento storico difficile. Dobbiamo agire nel rispetto di tutti, non solo di una parte.

Cordialità.

 

Andrea Tronzano