#TORINO2016: Dopo 30 anni e 3 miliardi di debito è ora di cambiare amministrazione – NewsItalia Live

#TORINO2016: Dopo 30 anni e 3 miliardi di debito è ora di cambiare amministrazione – NewsItalia Live

Capitale del debito generato dal Pci Pds ds Pd non può continuare ad essere governata dal Pd.

Dalle bocciofile alle banche. Questo il sunto dell’occupazione sistematica delle casematte del consenso con i soldi dei contribuenti. Potrebbe essere una semplice affermazione demagogica e polemica, ma non è così. Quella mostruosa voragine di denaro pubblico ha generato solo una grande opera, la metropolitana, pagata peraltro con il 60% di denaro statale dato dal governo Berlusconi, e tanti piccoli potentati che, anno dopo anno, hanno costruito la “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria, generando l’assenza di quella che è il sale della democrazia: l’alternanza di governo.

Già così il danno è elevato, ma se vogliamo pochi se ne accorgono. Il vero dramma si manifesta in tutta la sua forza quando guardiamo le tasse locali, l’applicazione delle aliquote nazionali e il costo dei servizi, dal bus al funerale, dalle mense scolastiche alle rette degli asili. Insomma, far comprendere come le scelte passate e attuali fatte dalla sinistra e dal Pd incidono pesantemente sulla nostra vita quotidiana è fondamentale. Chi ha generato quel debito in qualunque paese occidentale sarebbe già stato punito dagli elettori. Non a Torino, non in Italia.

Se guardiamo la TASI scopriamo che Torino è al primo posto per l’aliquota più alta: il debito non consente di applicare riduzioni. Se guardiamo la tassa rifiuti scopriamo che è aumentata del 100% in dieci anni e il debito non consente interventi. Se leggiamo il costo delle mense vediamo come l’indice di copertura a carico dei genitori sia tra i più elevati d’Italia perché il debito non dà spazi di manovra. Se pensiamo ai sussidi per chi ha bisogno scopriamo che non ci sono soldi per poterli erogare a causa del debito che ha prosciugato i conti. Potrei continuare ma sono certo di aver dato un quadro sufficientemente chiaro. Ad esso aggiungo che indebitator Chiamparino, oggi premiato con la presidenza della regione e poco prima con la presidenza della compagnia bancaria san paolo, ha fatto esplodere il debito dal 2002 al 2007 con circa 680 milioni annui di mutui. Investimenti? No. Panem et circenses e tutti contenti i grandi potentati. A pagare sono stati i cittadini delle periferie, la sicurezza nelle strade, il ceto medio e i commercianti che oggi sono i nuovi poveri. Per questo auspico che Forza Italia e il centrodestra metta il ballottaggio a Torino 2016 tra le priorità della sua azione. Si può fare e si deve fare. Alternanza per il bene della democrazia. Il turno di ballottaggio è tutta un’altra partita e di solito vince il migliore.

ANDREA TRONZANO