Vendita GTT: maggioranza irresponsabile. Gli interessi di parte prevalgono su quelli dei torinesi

Vendita GTT: maggioranza irresponsabile. Gli interessi di parte prevalgono su quelli dei torinesi

La premessa è fondamentale
Il 6 maggio 2013 viene approvata una mozione a firma Mangone, Alunno, Muzzarelli, Genisio, Tricarico, Sbriglio in cui si chiede al Sindaco di “non scorporare rami dell’azienda Gtt S.p.A. nell’ottica di garantire una differenziazione delle attività garantendo una compensazione tra i servizi offerti.”
Nella stessa data viene approvata una mozione del PDL che dice di continuare nell’opera di dismissioni delle società di interesse industriale, anche fino al 100%.
Oggi, 4 giugno, Il Capogruppo del PD Lorusso comunica nella conferenza dei Capigruppo che se la Città non incassa 120 milioni di euro entro il 2013, di cui almeno 40 entro settembre, uscirà nuovamente dal Patto di stabilità interno.
Per questa ragione è urgentissimo, a giudizio della maggioranza o di una parte di essa (le firme sotto la mozione non ci sono ancora), dare un indirizzo a Gtt (che il 12 giugno riunisce l’Assemblea) su quanto la Città decide sulla dismissione.
Lunedi, pertanto, arriva in aula la mozione della maggioranza, o pelomeno di una parte della stessa. Naturalmente, sempre secondo il Capogruppo del PD, bisogna votarla subito, entro lunedi, altrimenti non si può procedere con la vendita e lo spacchettamento.
Precisiamo che la discussione sulle partecipate è dal 2012 che va avanti ed oggi siamo a giugno 2013, e, sempre ad oggi, giugno 2013, scopriamo che dobbiamo spacchettare e vendere perchè dobbiamo monetizzare al massimo, altrimenti usciamo dal patto.
A noi pare irresponsabile e direi surreale l’atteggiamento di questa maggioranza.
La vendita procederà in 4 blocchi: parcheggi, tpl, immobili strategici e fibra ottica, immobili non strategici che verranno venduti direttamente da Gtt. Ricordiamo che su Amiat Trm si era venduto tutto insieme.
Il rischio evidente è che per monetizzare i parcheggi si penalizzi il trasporto pubblico locale; è ovvio che le ragioni dogmatiche di non vendere oltre il 49% rischiano di penalizzare i cittadini con un aumento di 25000 stalli di strisce blu.

TRONZANO – Capogruppo PDL e MAGLIANO – Coordinatore CIttadino PDL:
Siamo sempre stati per una razionalizzazione dei costi della macchina amministrativa e per l’abbattimento del debito della nostra città, questo nel più completo rispetto dei servizi e della qualità degli stessi per i nostri cittadini; abbiamo sempre voluto essere responsabili e costruttivi per il bene della Città. Questa operazione, voluta da una parte del PD e da Sel, affrettata, caotica e senza orizzonti, se non quelli di tenere insieme ciò che insieme non è più da mesi: la maggioranza di Fassino, non la subiremo ritenendola surreale e al limite del masochismo. Non siamo disponibili a contribuire ad un dibattito e a scelte fuori tempo massimo ed irresponsabli visto che avremmo potuto farle molto prima. Da settembre del 2012 chiediamo una discussione seria e certa sul futuro di GTT. Noi sosteniamo che Fassino debba: uno, ragionare, su queso tema, con maggioranze consigliari responsabili e rappresentative di tutta la città e non solo di piccole enclave idologico-stataliste; due, guardare agli interessi generali e non a quelli di una sola parte che sono, a loro volta, parte della sua maggioranza. Perchè debbono pagare i torinesi i problemi di rimpasto e di veti incrociati?