Concorso Vigili: conseguenze della sentenza del tar – lettera assessore

Concorso Vigili: conseguenze della sentenza del tar – lettera assessore

All’Assessore Giuseppe Borgogno

E p.c. Al City Manager Cesare Vaciago

Oggetto: sentenza del Tar su indizione di progressione verticale verso il profilo di Funzionario di Polizia Municipale (cat. D1)

Viste le dichiarazioni sui quotidiani locali di oggi, 15 aprile 2009, del Direttore Generale Cesare Vaciago di voler lasciare “tutto com’è perché abbiamo buoni motivi per pensare che il secondo grado di giudizio ci darà ragione”, ricordiamo i fatti e sottolineiamo la necessità di rispettare la sentenza del Tar del Piemonte.

Con determinazione dirigenziale n. 33 dell’11 maggio 2001 il Comune di Torino indisse una procedura selettiva riservata al personale in servizio qualificata come progressione verticale per la copertura di 160 posti di funzionario di polizia municipale.

Furono ammessi sia i Vigili Urbani appartenenti alla categoria C sia i Sottoufficiali di Vigilanza già inquadrati nella categoria D.

Dopo lo svolgimento del concorso, molti partecipanti ritennero lo stesso caratterizzato da numerose irregolarità e, dopo un tentativo di conciliazione, si rivolsero al Tribunale di Torino in funzione di giudice del lavoro. Nelle more del giudizio proposero ricorso al giudice amministrativo.

La richiesta fu di annullare la determinazione che indisse la procedura selettiva.

Le motivazioni furono: disparità di trattamento e illogicità visto il contemporaneo espletamento di due progressioni (verticale per i C e orizzontale per i D) in una unica soluzione; tipicità della progressione verticale da utilizzare solo per il passaggio ad una categoria superiore e non per uno slittamento orizzontale; mancato espletamento dei corsi di formazione professionale previsti per la progressione in carriera del personale del Corpo di PM;

Altre motivazioni, più gravi, furono addotte: assenza di imparzialità della commissione di valutazione; incongruità dei punteggi previsti per i corsi di lingua straniera; assenza di imparzialità per la valutazione professionale; mancata valutazione degli encomi per cause di servizio.

La Città controdedusse.

Il Tar del Piemonte con sentenza numero 01022/2009 dà torto alle controdeduzioni della Città e, tra gli altri, connota il concorso come “concorso interno misto” e non come “progressione verticale” ossia giudica negativamente il fatto che il Comune abbia concentrato in una unica procedura due tipi di selezione normalmente distinti; sottolinea inoltre come le cd progressioni verticali e orizzontali presentino “notevoli differenze sostanziali”; esclude pertanto che l’Ente datore di lavoro applichi alle progressioni verticali i criteri di selezione dei candidati previsti per quelle orizzontali e viceversa, vista “l’ontologica differenziazione dei due istituti”.

Infine, il Tar del Piemonte certifica che il possesso dell’attestato rilasciato al termine dei corsi di formazione professionale si configura come requisito di partecipazione ai concorsi interni riservati al personale in oggetto e conferma che la procedura selettiva non fu preceduta dagli specifici corsi previsti dalla normativa regionale. Chiosa dicendo che la Città non apporta, su questo punto, validi argomenti utili a contrastare questa ricostruzione.

Il Tar del Piemonte con la sentenza in oggetto ritiene illegittima l’intera procedura selettiva ed accoglie il ricorso ordinando, esplicitamente, che la stessa sia eseguita dall’Amministrazione Comunale.

Su queste basi chiedono pertanto che la sentenza sia immediatamente rispettata, senza indugi o giustificazioni che potrebbero aggravare la posizione della Città sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista giuridico.

Invitano, dopo l’applicazione della sentenza da parte della Città, a trovare soluzioni eque che ridiano dignità all’operato dell’Amministrazione.

Cordiali saluti

Torino, 15 aprile 2009

Daniele Cantore

Roberto Ravello

Mario Carossa

Andrea Tronzano

Agostino Ghiglia

Antonello Angeleri

Ferdinando Ventriglia

Cristiano Bussola

Tiziana Salti

Michele Coppola