“Mense scolastiche e bandi di gara: manteniamo la stessa ottima qualità, ma diminuiamo la spesa per diminuire le rette a carico dei cittadini” – mozione

“Mense scolastiche e bandi di gara: manteniamo la stessa ottima qualità, ma diminuiamo la spesa per diminuire le rette a carico dei cittadini” – mozione

Mozione: mense scolastiche e bandi di gara: manteniamo la stessa ottima qualità, ma diminuiamo la spesa per diminuire le rette a carico dei cittadini

Premesso che

– La LR 28/2007 all’art. 31 attribuisce ai Comuni gli interventi di mensa per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado;

– La Città di Torino appalta ad aziende esterne, attraverso bando di gara triennale, il servizio di ristorazione scolastica per le scuole dell’obbligo e del pre-obbligo

– Il criterio di aggiudicazione prescelto, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 59 c. 4 della L. 488/1999, è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa (su 100 punti da assegnare, 65 punti per il prezzo e 35 destinati ai parametri qualitativi)  privilegiando la produzione agricolo biologica e di qualità

– La mensa ad uso scolastico è un servizio a domanda individuale come è stato definito dal Decreto Ministeriale 31.12.1983 da parte del Ministero dell’Interno di concerto con i Ministeri del Tesoro e delle Finanze e, pertanto, è una attività, gestita dal Comune, posta in essere ed utilizzata su richiesta dell’utente, che sia stata dichiarata non gratuita per legge nazionale o regionale. Per tali servizi gli enti erogatori sono tenuti a richiedere la contribuzione degli utenti

– Nella Città di Torino la copertura delle spese per le mense, compresa quella scolastica, proviene per l’83,27% dagli utenti

Considerato che

– I pasti giornalieri serviti sono circa 53.000 e in un anno si oscilla tra I 7 milioni e mezzo ed I nove milioni di pasti complessivamente serviti

– Il costo di un pasto è di circa 9 euro di cui circa 7,5 euro messi dagli utenti e 1,5 euro dal Comune

Preso atto che

– la spesa di aggiudicazione è stata per il triennio 2008/2010 di 116.877.000 euro

– le ditte vincitrici hanno applicato uno sconto pari neanche all’1% in media (tutti I 10 lotti sono stati sotto all’1%)

– la spesa di aggiudicazione per il triennio precedente (2005/2007) fu di 94.656.000 ossia ben 22.221.000 euro in meno del triennio successivo

Preso inoltre atto che

– in una intervista a laRepubblica del 27 gennaio 2008 l’allora Assessore Saragnese affermava: “Le uniche lettere che riceviamo non sono lamentele per la qualità del cibo ma per le tariffe troppo alte”

– il 10 gennaio 2009 su La Stampa le mense scolastiche venivano bocciate in sapore

– la mozione in oggetto non mette in discussione la qualità del cibo

– il trasporto del cibo, in particolare caldo, non riesce a mantenere le necessarie caratteristiche organolettiche

Considerato che

– dal 2001 ad oggi le aziende, legittimamente e lecitamente, vincitrici del bando di gara sono sempre le stesse

– uno sconto medio nelle gare dove sia garantita la concorrenza è di almeno il 3% e va fino al 5%

– in media le spese per le materie prime incidono sulle aziende per il 35%, le spese per il personale del 45%, le spese generali del 3%, le spese di trasporto del 5% ed il restante 12% è ricavo

Valutato che

– il Comune si debba mettere nella condizione di non dover alzare, in modo così elevato e continuamente, la base d’asta della gara ed, inoltre, si debba mettere nella condizione di non dover dipendere, per forza, da qualcuno nella gestione della ristorazione scolastica

Si impegna il Sindaco e la Giunta

– a sollecitare, nell’ambito delle proprie capacità di indirizzo, il management dell’Amministrazione ad istruire bandi di gara che garantiscano gli stessi standard qualitativi e gli stessi parametri di oggi, ottimi, attraverso un impegno di spesa inferiore, di almeno il 3%, rispetto a quello attuale

– a utilizzare I risparmi ottenuti per aumentare la quota di copertura del Comune a favore dei cittadini in modo che le rette a carico delle famiglie diminuiscano

– a valutare I benefici, economici e qualitativi, che potrebbero derivare dalla istituzione di una azienda a maggioranza pubblica che gestisca il servizio di ristorazione scolastica e sociale e che si occupi completamente del servizio (dall’acquisto delle materie prime al servizio finale, passando dalla produzione nei centri cucina al trasporto del cibo)

– a valutare l’efficacia, sulla qualità, sulla conservazione, sull’aspetto igienico e sul gusto dei cibi, della tecnologia gastronomica denominata “Cook – Chill” ed eventualmente adottarla, anche per razionalizzare le spese di trasporto

Andrea Tronzano