“Sala da gioco in via Bardonecchia ang. c.so Racconigi” – interpellanza (risposta)

“Sala da gioco in via Bardonecchia ang. c.so Racconigi” – interpellanza (risposta)

MANGONE Domenico (Assessore)

Negli ultimi giorni la questione è stata trattata in diversi incontri, da ultimo la settimana scorsa in Commissione Legalità, facendo un inquadramento generale della vicenda, che io ripeto volentieri in questa sede.

Le fattispecie che ci troviamo di fronte in questa materia sono due: una che riguarda le sale gioco, intese come luoghi dove c’è una serie di attività del tipo calcetti, dama, biliardo, anche le macchinette elettroniche, quelle con limitazione di vincite e quant’altro, che sono di competenza della Città di Torino; poi ci sono le cosiddette “VLT” (Video Lottery Terminal), che invece sono di esclusiva competenza della Questura.

La sala giochi di cui l’interpellante forma oggetto dell’interpellanza appartiene a quest’ultima categoria.

Come dicevo, noi stiamo approfondendo diversi aspetti di questa vicenda, perché, posto e premesso che è di esclusiva competenza della Questura, per cui la Città, di fatto, non entra nell’iter procedurale di rilascio di concessioni, non rientrando nell’iter, non abbiamo, di fatto, alcuna informazione sulle quantità presenti in città.

Tuttavia, ultimamente, qualche mese fa, vi è stata una sentenza della Corte Costituzionale in seguito ad una controversia con il Comune di Rivoli, e il TAR Piemonte ha sollevato la questione di legittimità costituzionale.

La Corte Costituzionale, rispondendo, ha emanato una sentenza cosiddetta “interpretativa di rigetto”, che, dal punto di vista delle competenze, fondamentalmente ha ribadito le cose che ho detto prima io.

L’aspetto di novità è questa possibilità di incidere sugli orari, cosa che il Comune di Rivoli, da quel che ci risulta, ha già fatto e, da informazioni assunte, pare che abbia resistito anche rispetto ad iniziative giudiziarie.

La cosa che ho detto in Commissione Legalità la settimana scorsa è che intenderemmo seguire quella strada lì, cioè la limitazione degli orari di apertura, perché su altro, invece, non abbiamo – giova ripeterlo – alcuna possibilità. Mentre sulla prima categoria, che dicevo di competenza della Città, si applicano i Regolamenti della Città, quindi distanza da scuole, chiese, eccetera, su queste seconde, non avendo noi alcuna possibilità, non riusciamo ad incidere.

Visto, però, che si è aperto questo spiraglio, noi vorremmo incidere in quella direzione.

Dico subito che l’ordinanza sugli orari, da quello che mi riferiscono gli Uffici – ma stiamo approfondendo tutto -, è, anche lì, di competenza del Sindaco, quindi io sto predisponendo una bozza, per poi verificare con il Sindaco la percorribilità.

L’altra questione, invece, è quella legata al fatto che in alcune esperienze italiane, in maniera particolare la Liguria – ed è un’altra strada che vorrei seguire -, la Regione Liguria ha fatto una Legge che ha consentito al Comune di Genova di fare un Regolamento che, in qualche modo, impone delle regole su questa. E, dalle informazioni che abbiamo, anche questa ha resistito alle vertenze giudiziarie.

Quindi, ci muoviamo su un doppio binario: da una parte, ordinanza del Sindaco di limitazione sugli orari, e dall’altra vedremo di attivarci nei confronti del Consiglio Regionale piemontese – e credo che qualcosa anche lì si stia muovendo -, perché approvi una Legge Regionale che faccia da cappello rispetto ad iniziative regolamentari da parte dei Comuni.

25.09.14_Interpellanza_Sala gioco 25.09.14_Interpellanza_Sala gioco2