Bilancio di Previsione 2010 – intervento in aula

Bilancio di Previsione 2010 – intervento in aula

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA. BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2010-2012.

Le cose dette dai Colleghi sono state di buon senso a mio giudizio e hanno riassunto nella sostanza la situazione del bilancio, quindi continuare a ripetere le stesse cose non avrebbe molto senso. Capisco il vostro punto vista del primum vivere, ma per noi è bene non adattarsi solo all’esistente ma proiettarsi anche nel futuro.

Volevo dare tre suggerimenti molto modesti all’Assessore Passoni, perché il nostro obiettivo per il 2011 è il rispetto del Patto di stabilità da parte della Città di Torino, a fronte degl’impegni presi in passato. Al riguardo abbiamo presentato una serie di emendamenti e di mozioni (che illustreremo successivamente), che a nostro giudizio vanno nella direzione del bilancio a budget zero annunciato dall’Assessore.

Innanzitutto abbiamo visto che l’assistenza è oggettivamente uno dei problemi principali della Città. Dal 2006 al 2009 si è passati da 11.000 a 14.500 nuove richieste d’aiuto. Tra queste, quella che più mi preme sottolineare è il sostegno al reddito, perché credo che fra tutte sia la più importante, la più evidente, la più immediatamente tangibile dai cittadini, e ci consentirebbe anche di porre fine a alla polemica contro i costi della politica.

La politica in questo momento, infatti, è sotto attacco (a mio giudizio ingiustamente in certi casi), soprattutto dal punto di vista locale, perché non è in grado di dare risposte ai cittadini. Io non condivido la proposta di ridurre del 5% lo stipendio dei parlamentari, perché in questo modo non si fa altro che danneggiare la democrazia, indebolendola sempre di più nei confronti dei poteri forti. Nessun italiano si è mai lamentato dello stipendio di De Gasperi o di un parlamentare degli anni ’80, perché probabilmente la politica rispondeva alle necessità dei cittadini.

Assessore, per ritornare a una politica forte che salvaguardi la democrazia, dobbiamo dare delle risposte vere ai bisogno della gente. Nel 2009 abbiamo speso 28 milioni di euro per il sostegno al reddito a fronte di circa 6.300/6.500 assistiti. Questo significa che noi abbiamo speso circa 350 euro mensili a persona. Come può una persona continuare a vivere con 350 euro al mese?

Una delle mozioni che presenteremo successivamente cercherà di essere una risposta  concreta a questo problema. Chiederemo all’Assessore Passoni se sia possibile ipotizzare un’agenzia pubblica dell’assistenza sociale, perché in questo settore ci sono mille rivoli di spesa e mille situazioni diverse una dall’altra che portano a un’inefficienza mostruosa, con la facoltà (lo ripeto per il secondo anno consecutivo) di vita o di morte degli assistenti sociali nei confronti degli assistiti, e mi assumo la responsabilità di quello che dico, Assessore; perché, mi creda, in questo settore la situazione è drammatica: ci sono casi di assistenza ingiustificata a fronte di situazioni di assoluto bisogno.

L’altro aspetto cui noi teniamo moltissimo è la revisione dei contratti di servizio, degli appalti e dei mutui, che farebbero risparmiare 100-150 milioni di euro. Per le mense scolastiche, ad esempio, spenderemo 116 milioni di euro nel triennio 2009/2011, con uno sconto medio dello 0,9% da parte di coloro che partecipano al bando. Assessore, lo 0,9% significa che noi siamo in balia delle mense scolastiche.

Vogliamo avere il coraggio di rompere questa situazione? Noi abbiamo, inoltre, un indice di copertura del 85-87% del costo delle mense: il cittadino quindi paga l’85% del costo della mensa. Se riuscissimo a rivedere questo sconto, portandolo dallo 0,9 al 5%, potremmo risparmiare 10, 20, 30 milioni di euro. Assessore, queste aziende straguadagnano grazie agli attuali appalti.

Un’altra delle nostre mozioni riguarda lo sconto del 50% sulle affissioni riconosciuto alle associazioni culturali patrocinate dal Comune. Alcune sono associazioni senza fini di lucro, mentre altre fanno pagare il biglietto d’ingresso. Ma come è possibile che gli spettacoli culturali a pagamento, patrocinati dal Comune, fruiscano anche di questo sconto? Non è più accettabile. Modifichiamo quindi il relativo regolamento, e avremo altri 20, 30, 100.000, 200.000 euro recuperati ogni anno.

Assessore, esempi di questo tipo ne abbiamo centinaia.

Con una revisione complessiva (di cui chiediamo una relazione trimestrale dell’Assessore, in Consiglio o in Commissione) pensiamo di poter recuperare fino a 100/150 milioni di euro.

L’ultima proposta riguarda il leasing in costruendo. Io non capisco perché questa Città non utilizzi uno strumento di spesa in deroga al Patto di stabilità, previsto dalla Finanziaria Prodi del 2007. Questo è un obiettivo che noi porteremo avanti, in coerenza con l’impegno da noi responsabilmente manifestato per la Città: abbiamo, infatti, lanciato il dibattito sugli asili nido, sulla manutenzione delle strade, sulla TARSU, sulla Polizia Municipale.

Pensiamo che il leasing in costruendo sia un tema su cui la Città debba riflettere attentamente, perché ci consentirebbe di realizzare la metropolitana di Torino in deroga al Patto di stabilità. Non riesco a capire il silenzio della Città su questo argomento.

Mi auguro che gli organi di informazione diano il giusto risalto a questa proposta avanzata dall’opposizione, che ritengo oggettivamente rivoluzionaria nell’attuale situazione economica. Potrebbe consentire, infatti, la realizzazione della linea 2 della metropolitana e la riqualificazione di una parte molto più consistente di Barriera di Milano. Su questo aspetto, Assessore, non vogliamo essere emarginati, ma protagonisti.