Istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari – intervento in aula

Istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari – intervento in aula

TESTAMENTO BIOLOGICO.

Vorrei fare i miei complimenti al Consigliere Calgaro per la lucidità con la quale ha affrontato questo tema. Condivido molte delle sue affermazioni e, spesso, mi sono interrogato su questo argomento, perché, da una parte, ho avuto la sfortuna di avere in famiglia un caso di questo genere (mia suocera è morta di SLA) e, quindi, ne capisco il travaglio, ma, dall’altra parte, c’è l’indicazione morale ed etica della Chiesa.

Non nego di essere sensibile a questi temi; soprattutto quando non ho sufficienti informazioni o non ho la sufficiente cultura per poter approfondire un determinato discorso, se non attraverso la lettura, sicuramente il rimando è ai principi e agli ideali e, in questo caso, la Chiesa è abbastanza chiara sull’argomento. Però, a fronte di una realtà che ho vissuto,devo ammettere che, personalmente, non sono assolutamente contrario al testamento biologico, inteso però con le parole del Consigliere Calgaro (al quale, in questa sede, mi rifaccio completamente).

Parlare di testamento biologico nei termini di questo provvedimento, che considero strumentale, o della proposta di mozione presentata dal PD, che comunque prevede al fondo un’impegnativa oggettivamente difficile da concretizzare, credo che metterà il nostro Gruppo nella condizione di assumere una posizione di libertà di coscienza al momento della votazione. Questo è innegabile, perché è oggettivamente un principio ineludibile per noi: ogni componente del mio Gruppo si esprimerà liberamente, seguendo la propria coscienza.

Dal punto di vista personale, sono assolutamente favorevole al testamento biologico per le motivazioni che ho già detto e che superano le indicazioni date dalla Chiesa, perché, in questo caso, ho vissuto concretamente e personalmente questo tipo di situazione. Di conseguenza, la linea sottile che esiste tra accanimento terapeutico e volontà del paziente – o aiuto che i medici vogliono dare al paziente – è difficilmente interpretabile e le Istituzioni hanno il dovere di scegliere quale deve essere la strada da seguire, aiutando il paziente (o i suoi parenti) ad individuare la soluzione migliore. Credo che sia questo il compito delle Istituzioni ed è per questo motivo che dico che questo provvedimento può essere bene inteso, ma non votato, perché serve soltanto ad illudere le persone. Siccome non abbiamo potestà e competenza su questo tema, votando questo provvedimento e pubblicizzandolo sugli organi di stampa il giorno successivo, rischiamo di illudere tantissimi pazienti, che, magari, poi si aspettano delle conseguenze concrete e positive, mentre, a mio giudizio, ciò non potrà avvenire.

Ribadisco che il nostro Gruppo permetterà ad ogni suo componente di votare secondo la propria coscienza; personalmente, sono d’accordo sul testamento biologico, però, per quanto riguarda questo provvedimento, parteciperò alla votazione ma non esprimerò un voto favorevole, perché non porterà alcun risultato concreto e positivo e, di conseguenza, rischia soltanto di illudere i cittadini.