“Fieri di essere utili” – intervento in aula

“Fieri di essere utili” – intervento in aula

“Fieri di essere utili. Le persone anziane in pensione e in salute tornino al centro della nostra società e aiutino chi ha bisogno.

Molti sono coloro che, usciti dal mercato del lavoro, non trovano più gli spazi necessari per donare la loro esperienza alla società. Sono circa 70.000 tra i 55 e i 70 anni e il loro esempio e la loro vitalità possono essere utili, anche ai giovani. Molti di essi hanno una professionalità e hanno svolto lavori che potrebbero essere importanti in questo momento di difficoltà per il bilancio comunale. Inoltre, a Torino i cittadini in crisi economica sono numerosi.

Che cosa prevede la mozione da me presentata nel 2007 (dopo una prima discussione nel 2008 era stata accantonata)?

Iniziare una riflessione che permetta a chi ha voglia e sia in pensione di rendersi utili alle fasce di bisogno. Come? Ad esempio, se una persona anziana in difficoltà economica deve riparare un rubinetto e non può permetterselo, se avesse a disposizione un idraulico gratis o ad un costo minimo sarebbe felice. Questo potrebbe essere il compito del Comune: organizzare un sistema di aiuto che consenta a tutti coloro con un reddito Isee molto basso di essere tutelati nelle difficoltà di vita quotidiana senza intaccare il mercato privato e senza pesare sulle casse comunali. Come? Rivitalizzando le persone in pensione che abbiano voglia di prestare il loro servizio.

Si potrebbe anche pensare ad attività che vanno a beneficio della comunità quali ad esempio il taglio dell’erba nei cortili delle case popolari oppure nei giardini pubblici; non è un mistero che oggi, per carenze di bilancio, il Comune sfalci e poti non quando sia necessario, ma quando abbia i soldi per farlo. Si potrebbe pensare, pertanto, di utilizzare le persone che si mettono a disposizione, naturalmente nel rispetto delle leggi in vigore sulla sicurezza e sulla copertura assicurativa.

Insomma, fieri di essere utili. Una scelta che nel tempo potrebbe rivelarsi vincente.”

IL TESTO DELLA MOZIONE

Al Presidente del Consiglio Comunale

Proposta di mozione: “Fieri di essere utili” – Progetto a favore dei meno abbienti attraverso l’ausilio dei pensionati (dai 55 ai 70 anni) presenti nella società torinese

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

Premesso che

– La popolazione anziana, ancora attiva e in salute, aumenta

– Attraverso un loro maggiore coinvolgimento in attività, utili ad altre persone, avrebbero benefici

– Esistono molti giovani pensionati che vorrebbero essere ancora protagonisti.

– Per evitare alla nostra società un allentamento della coesione sociale, per favorire un nuovo patto generazionale e per aiutare la “trasmissione dei saperi” occorre un progetto quadro che, affiancando quelli esistenti, sostenga e attivi la popolazione anziana.

– il progetto “Fieri di essere utili” è dedicato a quella parte del mondo degli anziani che, pur essendo in buona salute, con buona professionalità e passione per il bene comune, è emarginato o non è coinvolto.

– molti dei lavori di utilità sociale risultano poco gestibili con il solo personale comunale o con le sole aziende a cui vengono affidati (ad esempio il verde pubblico)

Considerato che:

– E’ necessario iniziare a riflettere sulla capitalizzazione della professionalità che esiste in molti giovani o meno giovani pensionati affidando loro, tramite la figura legislativa dell’Istituzione, la gestione di alcuni interventi

– È necessario potenziare gli aiuti alle persone che non riescono ad arrivare a fine mese

– il costo della vita e l’aumento dei prezzi sono considerati temi prioritari dalla popolazione torinese

– il disagio, anche e soprattutto psicologico, della popolazione in pensione aumenta se non si sente attiva e utile

Considerato inoltre che

– a Torino ci sono circa 70.000 pensionati dai 55 anni ai 70 anni (dati da Anagrafe Torino).

– all’interno della popolazione in pensione esistono professionalità che potrebbero ancora essere utili, in particolare a supporto di chi ha forti difficoltà economiche

– in tutte le occasioni di vita quotidiana coloro che hanno un reddito inferiore ai 1000 euro al mese potrebbero essere aiutati da azioni gestite dall’ente più vicino ai cittadini, anche attraverso l’ausilio di persone in pensione ma ancora attive;

Preso atto che

– esiste il Consiglio dei Seniores ed è utile affiancarlo alla nascente Istituzione

– un numero sempre più elevato di cittadini non riesce a far fronte alle spese quotidiane

– la previsione della situazione economica personale da parte dei cittadini torinesi è che rimanga invariata o peggiori per oltre il 70% della popolazione (dati Osservatorio Nord Ovest settembre 2007)

Impegna il Sindaco e la Giunta

– ad iniziare la discussione per far nascere una Istituzione (art. 112 e 114 del TU enti locali) che dia servizi, utili nella quotidianità, a chi non ha risorse economiche sufficienti, gestiti attraverso il coinvolgimento di persone in pensione, ma ancora energiche e disponibili ad aiutare la collettività

– a analizzare nel dettaglio le modalità tecniche attraverso cui sia possibile gestire la nascente Istituzione, senza danneggiare il mercato privato che deve continuare a crescere, e senza creare dispersione inutile di denaro pubblico

– fare un censimento delle professionalità nella fascia di persone in pensione tra i 55 e i 70 anni

– verificare gli interventi di pubblica utilità necessari ma non gestiti nel 2007

Andrea Tronzano