Riqualificazione della Continassa, variante parziale n. 277 al P.R.G. – intervento in aula

Riqualificazione della Continassa, variante parziale n. 277 al P.R.G. – intervento in aula

Oggi non avrei voluto parlare per primo, avrei preferito ascoltare cosa aveva da aggiungere il Consigliere Mangone in merito a questa proposta di deliberazione.
Tuttavia – bando agli scherzi -, signor Sindaco, la discussione è stata positiva. Come opposizione, abbiamo partecipato a viso aperto, senza infingimenti, a favore della buona politica e di risposte chiare ai cittadini.
Oggi i cittadini si aspettano da noi delle soluzioni, non delle polemiche strumentali o sterili. Sicuramente, però, come Consiglieri, abbiamo avuto il merito – e qui devo dare anche dare il merito ad alcuni Consiglieri della maggioranza – di aver aperto delle questioni che si sono rivelate anche positive, perché nel conseguimento di questo dibattito abbiamo ottenuto, a mio giudizio, dei miglioramenti effettivi.
L’attività amministrativa non è un’attività di parte, è un’attività che deve essere valutata per quello che è e quindi deve rispondere anche ai principi del diritto amministrativo, che prevede la trasparenza, la legalità, il buon andamento, la leale collaborazione fra le parti. Signor Sindaco, noi pensiamo di aver contribuito a dare un ulteriore segnale di grande responsabilità su questa discussione, tant’è che – ad esclusione, naturalmente, del Consigliere Angelo D’Amico – non abbiamo presentato emendamenti di merito, perché il nostro merito l’abbiamo discusso in Commissione.

Noi avevamo dei punti precisi, che adesso riepilogherò, dei paletti chiari da mettere affinché questa deliberazione si rendesse più fluida e propria rispetto alle esigenze della Città. Pertanto, avendo partecipato ad una discussione severa, anche con un po’ di asprezza in certi momenti, abbiamo comunque voluto dare il nostro contributo positivo.
La politica è una mediazione fra interessi e valori e noi su questo abbiamo fatto il nostro ragionamento: abbiamo detto che l’interesse pubblico è principale, tant’è che tutto il Gruppo del PdL si muove in una cornice positiva, che è quella della riqualificazione dell’area, che quella parte della città aspetta da decenni, che, a seguito di politiche scellerate di Amministrazioni precedenti a questa, non ha potuto portare, se non dei piccoli rattoppi e che oggi, finalmente, arriva a una definizione, anche grazie al contributo di un privato. E l’interesse del privato è la mediazione giusta che la politica deve fare, tra valori, che non devono essere in discussione, della nostra parte politica, e interessi anche leciti e legittimi del privato. Noi abbiamo il dovere di tutelare anche quegli interessi.
È certo che, però, prima di tutto questo deve venire l’interesse pubblico: riqualificazione. Quindi il Gruppo del PdL su questo è chiaro e limpido e si muoverà in questo senso. Poi è chiaro che al nostro interno abbiamo delle valutazioni diverse rispetto all’attività amministrativa alla declinazione della deliberazione e questo lo vedremo nella votazione, però il nostro primo obiettivo era quello della riqualificazione dell’area.
Siamo certi però – signor Sindaco, qui lo devo dire e lo dica anche ai suoi Colleghi della Regione – che, se fossimo stati noi al vostro posto, voi non vi sareste comportati così. Su questo sono certo. Lo vediamo in Regione come ci si comporta. Noi, invece, vogliamo dare un segnale di rinnovamento a questo tipo di spirito, perché non si può più andare avanti così. Verranno a prenderci con i forconi se continuiamo a litigare sulle cose inutili.
Su queste cose è opportuno fare presente che un’opposizione responsabile, che non è pavida, si comporta in questa maniera, partecipando al dibattito senza paura dei titoli sui giornali: “Il PdL è spaccato”. Il PdL non è spaccato, il PdL ha la volontà di riqualificare l’area. Poi all’interno dell’attività amministrativa può anche avere opinioni diverse, ma pazienza, ci sta. Fossimo stati noi al vostro posto, forse – anzi, senza il “forse” – non avremmo trovato lo stesso comportamento.
Signor Sindaco, così come la Città ha gestito bene la fase della vendita, attraverso i propri dirigenti, i propri direttori, gli Uffici, eccetera, devo dire che gli Uffici, in questo caso, un po’ di confusione l’hanno fatta, hanno un po’ complicato la vita di questa deliberazione. Quindi devo dire che questo è un punto che forse, se fosse stato gestito diversamente, con più serenità o con più attenzione, forse avrebbe potuto trasformarsi in una cosa meno complessa. Bisogna prenderne atto e dirlo con chiarezza.
La Circoscrizione più divisa e litigiosa, che è la Circoscrizione 5, all’interno della Città, ha votato all’unanimità il “sì” a questa deliberazione. È un segnale importante, di cui il Capogruppo del PdL deve prendere atto.
Io voterò “sì” a questa deliberazione, voterò a favore di questa deliberazione, anche in omaggio e in rispetto ai miei Consiglieri della Circoscrizione, perché loro sono i sensori del nostro territorio e se vogliamo che loro siano oggettivamente dei punti cardine, come vogliamo che siano le Circoscrizioni, dobbiamo tenere in considerazione anche questo.
Quindi, anche per questo motivo – certo non solo per questo -, io voterò “sì” a questa deliberazione.
L’evidenza pubblica, signor Sindaco, è stata insufficiente, bisogna dirlo. Ha fatto vedere giustamente il Consigliere Mangone come è stata trattata l’evidenza pubblica all’interno di questo. C’è stato un trafiletto piccolo su “La Repubblica”; poteva essere trattato diversamente, era forse opportuno fare un’evidenza pubblica migliore, però la procedura amministrativa è completa, l’evidenza pubblica c’è stata, la legge è stata rispettata e noi, come principio di legalità e di liceità di tutti gli atti amministrativi, prendiamo atto che è stata rispettata la Legge che prevede l’evidenza pubblica per questo tipo di aree e per questo tipo di bandi. Certo, poteva essere un po’ più corposa e non così insufficiente.
Ma perché dico questo? Perché un Sindaco che non ho mai stimato, che è Castellani, diceva, a suo tempo, una cosa giusta – di quelle che ricordo io, pochissime -, ovvero che quell’area è appetibile oggettivamente, perché è di facile collegamento. Da quell’area lì arrivi facilmente in tutte le parti della Città, con grandi vie di scorrimento e, conseguentemente, non è che fosse un area da trattare male, come è stata trattata fino ad oggi, ma era un’area appetibile.
Pertanto è probabile che, all’interno di quell’operazione, forse qualche investitore straniero avrebbe potuto anche dire: “Ci faccio un pensierino”. Fossi stato in lei – lo dico con molta franchezza, signor Sindaco – al posto suo, probabilmente, io avrei fatto la stessa cosa, avrei sicuramente avuto un’interlocuzione privilegiata, nell’ambito della liceità e della legittimità, con la Juventus. Perché questo? Perché con lo stadio nuovo, lo stadio fantastico che oggi ha la Juventus, insieme a quell’area della Continassa riqualificata, quel polo diventa un polo sportivo calcistico di livello mondiale. Nessuna nazione, a mio giudizio, ha una cosa così importante.
Se verrà approvata questa “adozione” – e poi spiegheremo anche perché sottolineo “adozione” – questo creerà un afflusso turistico che chi non conosce – bontà sua – il pallone, il calcio, non può immaginare: Barcellona, Manchester, Chelsea, possiamo fare gli esempi che vogliamo, qualunque esempio che si tiri fuori su questa vicenda, si verifica come la quantificazione del beneficio di questa operazione si verificherà nei prossimi anni. Questo è un successivo motivo per il quale io voterò “sì”.
Altri motivi sono 200 posti di lavoro, dice la Juventus. 200 posti di lavoro che saranno anche – spero -, come ha detto anche l’Amministratore Delegato della Juventus in audizione, dedicati e destinati alla popolazione di quella zona, se naturalmente avrà i diritti, i criteri, le rispondenze alle necessità della Juventus. E questo è un altro elemento assolutamente di valore. Io lo sottolineo a verbale, perché poi andremo a verificare anche i 200 posti che la Juventus dice. E io sono convinto che sia così, perché quell’area può veramente portare dei benefici, anche e soprattutto occupazionali, di cui oggi – vivaddio – sappiamo tutti quanto ne abbiamo bisogno.
Legittimità degli atti. L’abbiamo sollevata tante volte in queste discussioni di Commissione; la legittimità degli atti c’è stata, è stata verificata; gli Uffici hanno firmato gli atti. Cari Consiglieri, cari Colleghi, o ci fidiamo dei nostri dirigenti (tra parentesi, sempre che non abbiano tessere di Partito in tasca, ma questa è una mia opinione) e dei nostri direttori, oppure licenziamoli, cambiamogli ruolo. Se hanno firmato la legittimità di questi atti è perché siamo sicuri che gli atti siano legittimi, fino a prova contraria, ma io non faccio il magistrato, non faccio la Corte dei Conti, faccio la politica. Secondo me questa deliberazione, nella legittimità degli atti, è una buona eliberazione.
Dopodiché arriviamo allo specifico. Noi avevamo fatto delle richieste precise, che poi sono state anche mutuate o comunque, sostanzialmente, le abbiamo fatte quasi in assonanza di tempi con la maggioranza, come, ad esempio, quella del passaggio da 6.000 a 12.000 metri quadrati di residenziale. Questo è un passaggio che è stato tanto sottolineato. Io non sono un tecnico, quindi non ho competenze specifiche, ma i tecnici che ho consultato dicono che non sia una cosa determinante per il valore dell’area, però noi abbiamo voluto che ci fosse, fin da subito, una valutazione attenta della rivalutazione dell’area: se oggi costa 10 milioni e mezzo con 6.000 metri quadrati, domani con 12.000 metri quadrati magari varrà qualcosa di più.
Il Piano esecutivo, attraverso la perizia asseverata che verrà fatta, come è giustamente di legge da fare, dimostrerà se noi avevamo ragione e se quindi quest’area sarà maggiorata e quindi un ulteriore superiore incasso da parte della Città.
12.000 metri quadrati di residenziale. Questa nostra richiesta è stata certificata da un emendamento che la Giunta ha presentato, di cui non discutiamo oggi, naturalmente, però, Capogruppo Lo Russo, due erano le soluzioni: o monetizzare e quindi aumentare il valore dell’area su 12.000 metri quadrati, oppure fare – e lo dico per scavalcare a sinistra l’ottimo Consigliere Curto – housing sociale. Su un’area, dove l’area costa sostanzialmente zero, è il momento giusto per dire che lì sopra, magari, facciamo housing sociale, per dare alle giovani coppie la possibilità di accedere a un affitto calmierato e fare delle cose. Certo è che non dipende da noi soltanto. Se la Juventus questa cosa non la riterrà utile, non la farà, però almeno monetizzeremo il passaggio da 6.000 a 12.000 metri quadrati di SLP.
Arena Rock, altro passaggio delicato. Sull’Arena Rock io non voglio discutere, sicuramente abbiamo speso malamente 5 milioni di Euro. Abbiamo provato a dargli una nuova destinazione nella scorsa tornata amministrativa; attraverso degli atti – tecnicamente non voglio definirli, nel senso che non ho contezza e non ho competenza per fare un ragionamento tecnico-amministrativo – abbiamo concesso temporaneamente quest’area a una società che fa le corse di go-kart.
Naturalmente, se essi hanno dei diritti, questi diritti devono essere rispettati. Infatti, questa nostra valutazione è stata inserita all’interno di un successivo emendamento, nel rispetto delle posizioni giuridiche del predetto soggetto. Credo che sia sufficiente; poi valuteremo se questo soggetto avrà le carte in regola, ma se ha speso e ha fatto delle valutazioni, sicuramente non deve essere punito. Soprattutto non si deve creare un precedente per tutti gli altri impianti sportivi in concessione, perché se avessimo creato un precedente qui sopra, qualunque situazione si fosse verificata nella Città, sarebbe stata dannosa per coloro che avevano la concessione.
Quindi, credo sia stato un buon suggerimento da parte nostra e una buona attenzione da parte della Giunta.
Dopodiché, sempre nell’ottica dell’interesse privato, non bisogna dimenticare di dire grazie a chi oggi ha la forza di investire. Lo dico senza nessun timore di essere né smentito né punito da questa dichiarazione, ma è importante che questa Città capisca che se c’è ancora gente che ha voglia di investire, bisogna che venga aiutata. È chiaro che chi ha il denaro in mano è più forte rispetto a chi non ce l’ha; però, è anche chiaro che quell’area è giusto, probabilmente, darla alla Juventus, come previsto da questa deliberazione.
Inoltre, abbiamo anche chiesto – lo dico proprio per cercare di smitizzare il fatto che questo provvedimento sia un favore alla Juventus – che nella deliberazione venisse inserito un piccolo emendamento che desse anche certezza dei tempi della realizzazione e desse anche la garanzia fidejussoria che la Juventus realizzerà questo tipo di impianto.
Perché questo? Sappiamo che questo avverrà con il Piano Esecutivo, in cui ci sarà tutto quello che abbiamo scritto e detto, ma nel momento dell’adozione, cioè nel momento preliminare di tutto ciò, era importante che non si desse la sensazione di voler incassare 10 milioni di Euro e che la Juventus facesse cosa volesse su quell’area: per cui, “l’area deve essere sgombra da tutto e faccio cosa mi pare; costruisco magari fra diciotto anni, tanto, chi se ne frega, ci avete dato l’area”.
Questo noi non lo vogliamo, per dare la sensazione alla cittadinanza – cosa che nella deliberazione è molto chiara – che a quell’area spetta una riqualificazione e che questo provvedimento non è un aiuto alla Juventus. Questo lo abbiamo ottenuto attraverso un emendamento, che lo stesso Assessore ha presentato.
Quindi avremo congruità dei tempi – giusto suggerimento del Consigliere Mangone -, perché io pensavo solo alla questione Juventus, ma in realtà c’è anche la questione del Parco, che deve avere sostanzialmente i medesimi tempi di realizzazione (sia l’aspetto privato sia l’aspetto del Parco), perché se la continuità tra Vallette e operazione Juventus è data da questo grande e meraviglioso – credo e spero – Parco, che consentirà questo collegamento, questo Parco non può essere realizzato dopo le opere che farà la Juventus, ma la Juventus non può realizzare le proprie opere dopo la realizzazione del Parco.
Quindi, nella sostanza (chiudo, Presidente, lasciando ancora cinque minuti ai miei Colleghi), la mia valutazione è positiva. Credo di aver fatto personalmente, con il mio Gruppo, un lavoro dignitoso, per ridare dignità alla politica e a quest’Aula; per ridare la consapevolezza che non possiamo sempre e soltanto dire no. Anche se in alcuni momenti è legittimo e lecito dire di no, questa operazione è stata migliorata come volevamo noi, quindi abbiamo concesso fiducia a questa Amministrazione, ma anche ai nostri “stakeholder”, cioè ai cittadini della Circoscrizione delle Vallette.
Io credo che sarà una buona operazione, quindi il mio voto sarà sicuramente positivo.