La decisione delle poste di chiudere la filiale di Piazza Gran Madre (Torino 26) non piace alle famiglie delle circoscrizioni 7 e 8 che hanno deciso di far sentire il loro disappunto con una raccolta firme. Ad oggi sono oltre 600 i cittadini che hanno sottoscritto il documento per evitare quello che sembra essere un taglio dei servizi. A fianco dei cittadini torinesi che negli ultimi mesi hanno visto chiudere anche l’ufficio di corso Gabetti, per rapina e mai più riaperto, si sono schierati i consiglieri comunali di forza Italia Roberto Gaudio e Andrea Tronzano che intendono portare il caso in consiglio comunale. “Siamo contrari alla chiusura di un’altra filiale – hanno puntualizzato i consiglieri di Forza Italia – Gli anziani necessitano di uno sportello in zona. Per questa ragione occorre rivedere il piano di razionalizzazione previsto dalle poste italiane”. Una battaglia portata avanti dai cittadini che fino ad oggi non ha sortito alcun effetto, anzi le Poste Italiane hanno recentemente ribadito che le chiusure di Torino 26, in piazza Gran Madre e di Torino 20 in via San Francesco da Paola sono state rese necessarie perché trattasi di locali con barriere architettoniche e servizi poco adatti alle esigenze della popolazione di oggi. Secondo il piano di ristrutturazione previsto dalle poste, l’ufficio di via San Francesco da Paola sarà sostituito da Torino 18 in via Principe Tommaso dove saranno raddoppiati i turni così come a Torino 10 di piazza Santa Giulia e Torino 8 di corso Moncalieri 19. Una razionalizzazione dunque destinata a scatenare altre polemiche, sempre che le firme raccolte e la politica non riescano a trovare un punto di incontro per risolvere la questione.
FEDERICA BOSCO
