L’associazione “Insieme è domani” restituisce i soldi.
Con tasse, accise e iva, la benzina costa 1,81 euro al litro. Senza accise, 0,93 centesimi. Martedì mattina, presso il distributore di benzina in corso Svizzera 184, l’associazione “Insieme è domani” ha dato il via, per la prima volta in Italia, a un’iniziativa contro le accise sulla benzina. Agli automobilisti che si fermavano alla stazione di servizio, venivano infatti restituiti due euro e cinquanta centesimi per dieci euro di rifornimento, oppure cinque euro per venti. Il tutto fino all’esaurimento del tetto, fissato a duemila euro.
L’iniziativa, reclamizzata soprattutto via Internet, ha funzionato; e diversi automobilisti, adocchiato il cartello che pubblicizzava lo sconto, non hanno esitato a mettere la freccia per un rifornimento “senza accise”.
«In base ai dati ufficiali dell’Agenzia delle dogane, le accise pesano per 0,72840 euro/litro per la benzina e per 0,61740 euro/litro per il gasolio – ha spiegato Andrea Tronzano, consigliere comunale del PdL e presidente dell’associazione -. Solo nell’ultima manovra “salva Italia”, varata nel dicembre scorso dal governo Monti, è stato introdotto un aumento delle accise sul carburante di 11 centesimi ai litro per il gasolio e di 8,5 centesimi per la benzina». Insomma, «La benzina italiana non è fatta di petrolio ma di tasse». «In questo momento di grave difficoltà – ha quindi concluso Tronzano – è necessario agire in modo tangibile: restituire i soldi delle accise agli automobilisti ci pare il giusto modo per tornare sul problema». [d.bia.]
