Patto per la sicurezza dell’area torinese – proposte a Sindaco e Ministro

Patto per la sicurezza dell’area torinese – proposte a Sindaco e Ministro

Patto per la sicurezza dell’area torinese

PREMESSO CHE

  • il 20 marzo 2007 il Ministro dell’Interno ed il Sindaco di Torino hanno siglato un patto per la sicurezza di cui il presente documento costituisce attuazione;
  • sempre il 20 marzo 2007 il Ministro dell’Interno e il Presidente dell’Anci hanno siglato un patto per la sicurezza che prevede un incremento della collaborazione istituzionale fra Stato ed Enti Locali volto a promuovere, nell’ambito delle proprie competenze, proficue sinergie ed integrazione degli apporti;
  • il Ministro dell’Interno ha concordato con il Presidente della Conferenza delle Regioni la costituzione di un gruppo di lavoro per la redazione di un protocollo-cornice in materia di sicurezza che funga da riferimento alle intese con le singole Regioni e all’impostazione del ddl di attuazione dell’articolo 118 della Costituzione;
  • tali patti impegnano le Autorità nazionali e provinciali di pubblica sicurezza, le Amministrazioni Comunali ed i loro corpi di polizia, nel rispetto delle rispettive attribuzioni e competenze ed entro i limiti del vigente quadro ordinamentale, a cooperare per assicurare un più elevato livello di risposta alla domanda di sicurezza, stipulando a tale scopo specifici patti territoriali con l’obiettivo e la finalità di integrare in una comune strategia di governo della sicurezza urbana gli interventi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e le azioni di miglioramento della qualità e della vivibilità del territorio, coniugando prevenzione, presidio del territorio, mediazione dei conflitti, controllo e repressione dei fenomeni di criminalità, illegalità e disordine urbano;
  • vi è particolare sensibilità, da parte della popolazione torinese, nei confronti dei fenomeni di criminalità diffusa e disordine urbano, da cui scaturisce una domanda di sicurezza e una percezione d’insicurezza cui occorre dare risposte articolate e coordinate;
  • il presente documento si inserisce nell’alveo di una consolidata e costante collaborazione fra Prefettura, Città di Torino, Forze dell’Ordine e Polizia Municipale, sin dalla firma del Protocollo sulla Sicurezza del 5 maggio 1998, attraverso cui sono state realizzate importanti sinergie ed iniziative comuni in materia di prevenzione, recupero di aree degradate, analisi, studi, sorveglianza di spazi pubblici, mediazione dei conflitti ed altro, con un approccio multidisciplinare e multifunzionale che ha trovato, nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, un efficace luogo di sintesi ed elaborazione di politiche di sicurezza integrata ;
  • La definizione e la realizzazione di efficaci politiche per la sicurezza integrata e la vivibilità dei territori richiedono progettualità riferite al complesso dell’area torinese, alle quali quindi concorrono la Regione Piemonte e la Provincia di Torino.

considerato che

il Patto per la sicurezza siglato fra Ministero dell’Interno e ANCI indica quali linee d’indirizzo cui riferire le specifiche azioni d’intervento concordate a livello territoriale:

  • L’utilizzo delle forme di collaborazione logistica, strumentale e finanziaria fra Stato ed Enti Locali previste dall’articolo 1 comma 439 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge Finanziaria 2007) per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini
  • L’attivazione di iniziative integrate di riqualificazione del tessuto urbano, di recupero del degrado ambientale e delle situazioni di disagio sociale.
  • Il potenziamento e la qualificazione dell’attività di controllo del territorio da parte delle Polizia Municipale, con particolare riguardo all’orientamento delle funzioni di polizia amministrativa, annonaria, urbanistica e stradale verso finalità di controllo delle attività dei locali di pubblico spettacolo e in generale dei pubblici esercizi.
  • La formazione,qualificazione ed aggiornamento professionale del personale dei Corpi di polizia municipale in materia di sicurezza urbana.
  • Realizzazione di forme di interoperabilità fra le sale operative delle forze di polizia e quelle della polizia Municipale.
  • Forme di collaborazione fra i sistemi informativi del dipartimento Pubblica Sicurezza e quelli delle autorità locali e attivazione di modalità d’interscambio dei dati rispettivamente contenuti.
  • Potenziamento degli apparati di videosorveglianza
  • Elaborazione di proposte di riforma ordinamentale in materia di sicurezza urbana.

tutto cio’ premesso, CONVENGONO

di attivare processi di realizzazione dei seguenti indirizzi operativi :

1.INCREMENTO DELLA COLLABORAZIONE FRA le FORZE DELL’ORDINE E LA POLIZIA MUNICIPALE

Incremento dei servizi interforze in quelle aree cittadine che, per la complessità della situazione territoriale e per la compresenza di fenomeni di criminalità e illegalità diffusa, richiedono un approccio integrato alla risoluzione di problemi emergenti.

Su indicazione del Prefetto, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il tavolo tecnico interforze costituito presso la Questura di Torino pianificherà servizi di controllo del territorio, svolti congiuntamente da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale in tali aree, sulla base delle esperienze già consolidate nelle aree di Porta Palazzo e di San Salvario.

Tali interventi potranno in particolare essere indirizzati a:

verifiche di polizia amministrativa – in contestuale rilevamento degli illeciti di rispettiva competenza – con riguardo ai locali di pubblico spettacolo;

prevenzione e contrasto del fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento della stessa, a supporto della primaria competenza attribuita nella materia alle Forze di polizia;

al concorso in periodici servizi straordinari di controllo sulla viabilità destinati prioritariamente al contenimento del fenomeno degli incidenti stradali dovuti a stati di alterazione psico-fisica dei conducenti soprattutto in relazione alle cosiddette “stragi del sabato sera” ;

Potrà inoltre essere valutata e autorizzata dal Prefetto l’effettuazione di servizi congiunti: per :

operazioni straordinarie di contrasto all’abusivismo commerciale ed ambulante;

operazioni connesse al controllo e allo sgombero degli stabili occupati abusivamente.

1.2.Piano di coordinamento dell’attività del Poliziotto e del Carabiniere di quartiere con quella di specifiche pattuglie della Polizia Municipale. per una migliore condivisione degli obiettivi di osservazione e controllo del territorio, attraverso l’ottimizzazione della copertura territoriale,l’integrazione dei flussi informativi ed i processi di formazione ed aggiornamento del personale impiegato.

Il Corpo di Polizia Municipale attiverà proprie pattuglie, secondo una pianificazione concordata con la Questura di Torino e il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, che integreranno i percorsi già effettuati dai Poliziotti e dal Carabiniere di Quartiere.

Verrà inoltre condiviso un sistema di rilevamento ed archiviazione dei dati di osservazione anche allo scopo di implementare le basi dati a disposizione del sistema informatico di cui al successivo punto 9. Nell’ambito della programmazione formativa di cui al successivo punto 8, verranno previsti specifici percorsi di aggiornamento a favore del personale impegnato nelle citate attività.

1.3 Moduli operativi strettamente coordinati per le attività delle sale operative.

Le forze di Polizia operanti sul territorio si impegnano a sviluppare progetti di interconnessione e scambio informativo fra le centrali operative con l’obiettivo di coordinare l’attività delle pattuglie sul territorio e di ridurre i tempi di risposta ai cittadini.

2. interventi di potenziamento degli organici

2.1 Forze dell’Ordine

Il Ministero dell’Interno porrà a disposizione dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza una forza d’intervento rapida composta da circa 200 unità appartenenti alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri, da impiegare a supporto di specifici progetti di miglioramento delle condizioni di sicurezza urbana, condivisi in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Si prevede in particolare di attivare nuovi progetti di controllo del territorio e prevenzione, , nelle seguenti aree:

Area Nord,

Asse Porta Palazzo Stazione Dora

Area San Salvario, via Nizza

Area Murazzi e piazza Vittorio Veneto

E per i seguenti ambiti:

attività di controllo degli assi viari di accesso all’area torinese

potenziamento delle attività di contrasto e repressione dei fenomeni di commercio illegale di prodotti contraffatti.

controllo del territorio mirato alla prevenzione del fenomeno criminale delle rapine ai danni di abitazioni isolate

Per la realizzazione di questi progetti, il Ministero dell’Interno prevede di assegnare all’autorità provinciale di Pubblica Sicurezza contingenti aggiuntivi di personale in numero adeguato agli obiettivi dichiarati dai progetti stessi e fino ad un massimo di duecento unità.

2.2 Polizia Municipale

La Polizia Municipale impiega oggi 1563 unità su 1870 (83 %) della sua forza in servizi esterni. Ciò nonostante, il Corpo di Polizia Municipale è impegnato ad attivare percorsi riorganizzativi finalizzati ad un ulteriore incremento delle attività sul territorio, anche in ragione dei nuovi moduli di coordinamento con le Forze dell’Ordine.

3.interventi di qualificazione delle infrastrutture

Sulla base delle risorse finanziarie attivate dal presente patto si prevede di intervenire sugli immobili assegnati alle forze di Polizia individuando le seguenti priorità:

3.1 Polizia di Stato

La priorità è la ristrutturazione dell’immobile di Via Tirreno, ove ha sede l’Ufficio Prevenzione Generale con le Volanti e l’annesso parco autoveicolare.

L’attuale struttura appare meritevole di rilevanti interventi di riqualificazione che andrebbero a ripercuotersi positivamente sull’efficienza dei servizi svolti.

Polizia di Stato e Comune di Torino intendono comunque valutare una diversa opzione che preveda una nuova collocazione della sede in una zona della città particolarmente problematica sotto il profilo della sicurezza pubblica in modo da riqualificare il tessuto urbano contribuendo, quindi, ad elevare il livello di vivibilità e coesione sociale.

Accanto all’intervento relativo all’Ufficio Prevenzione Generale, è confermato l’impegno per la realizzazione della nuova sede del Commissariato Barriera di Milano e per l’individuazione di una nuova struttura nella quale ospitare il Commissariato Centro.

3.2 Arma dei Carabinieri

Il Comune di Torino conferma l’impegno a portare a compimento il progetto per la nuova sede della Stazione Barriera di Milanopresso l’area EX-INCET.

Ulteriore obiettivo è quello di individuare una nuova sede per la Stazione Le Vallette; i limiti strutturali dell’attuale sede, infatti, non permettono al Reparto di confrontarsi con la delicata situazione operativa e sociale dell’area. Verrà quindi avviato uno studio di fattibilità legato ad una possibile collocazione presso l’area della Continassa , ritenuta particolarmente indicata data la sua baricentricità rispetto alla giurisdizione.

3.3 Guardia di Finanza

Risulta prioritaria la ristrutturazione della Caserma del Nucleo Operativo Pronto Impiego di via Zino Zini n.136, sede del reparto principalmente impegnato nel contrasto alla criminalità diffusa.

La ristrutturazione dovrebbe prevedere una radicale rivisitazione degli spazi interni oltre a predisporre idonei parcheggi coperti per i mezzi.

3.4 Polizia Municipale

E’ ritenuto necessario provvedere all’individuazione di una nuova sede per la sezione territoriale Centro, che risulta non essere più adeguata sia in relazione alle attività del nucleo lì insediato sia rispetto alle capacità di accoglienza del pubblico utente.

4. INTERVENTI di POTENZIAMENTO delle DOTAZIONI

4.1 Forze dell’Ordine

Il Ministero dell’Interno intende potenziare la dotazione di mezzi e strumenti in uso alle Forze dell’Ordine, ad iniziare da un primo contingente di circa 20 autoveicoli, previsti per il mese di giugno, dando priorità a quelli destinati all’attività di controllo del territorio e di prevenzione generale.

E’ inoltre avvertita l’esigenza di rendere compatibile il fotosegnalamento effettuato in carcere con quello effettuato dalle forze di polizia.

4.2 Polizia Municipale

Al fine di accrescere le capacità operative di presidio del territorio, appare utile prevedere il potenziamento delle unità mobili attrezzate.
Accanto a ciò, l’amministrazione comunale ha tra i suoi obiettivi il potenziamento delle dotazioni assegnate al personale di Polizia Municipale
L’acquisizione di tali dotazioni, funzionali alle necessità di sicurezza e tutela degli operatori, rimane all’interno dei limiti posti dal vigente quadro ordinamentale ed alla corrispondenza delle dotazioni stesse ai compiti istituzionali ed alle modalità operative proprie del Corpo di Polizia Municipale.
L’amministrazione comunale intende inoltre proseguire nell’azione di ammodernamento del parco veicolare e delle dotazioni tecniche ed informatiche della Polizia Municipale, dando priorità a quelle dedicate alle attività di sicurezza urbana.

5 VIDEOsorveglianza di spazi pubblici

5.1
Premesso che sono oggi attive sul territorio cittadino,oltre alle telecamere in uso a polizia e carabinieri :
60 telecamere di controllo viabilità on line attestate presso la Centrale operativa della Polizia Municipale;
60 telecamere nei parchi (colonnine soccorso)attivate a chiamata;
98 telecamere alle fermate bus (paline soccorso) attivate a chiamata;
465 sui mezzi pubblici ( con funzioni di registrazione off line);

626 nei parcheggi sotterranei gestiti da GTT .

L’amministrazione comunale prevede di installare:
40 telecamere presso altrettante stazioni di parcheggio taxi in modalità on line ed attestate presso la Centrale Operativa della Polizia Municipale.
20 telecamere (colonnine soccorso)attivate a chiamata presso le aree mercatali più sensibili

Il Comune intende inoltre sostenere gli investimenti effettuati da GTT sia in relazione al potenziamento degli impianti di videosorveglianza presso le fermate,sia rispetto alla dotazione, sui mezzi di nuova acquisizione, degli impianti di videosorveglianza a bordo.

Il Ministero dell’Interno, verificate le esigenze di ulteriore controllo del territorio attraverso sistemi di videosorveglianza, si impegna a potenziarlo con ulteriori apparati, sulla base delle priorità che verranno individuate dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

6.ASPETTI CONNESSI CON LA SICUREZZA IN interventi di riqualificazione del territorio

Il Comune di Torino si impegna a sottoporre preventivamente al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica i progetti degli interventi di riqualificazione urbana ai fini della verifica degli aspetti e delle soluzioni tecniche maggiormente rispondenti alle esigenze di tutela della sicurezza pubblica e di vivibilità degli spazi pubblici.
Il Prefetto si impegna a convocare immediatamente il predetto Comitato per l’espressione delle valutazioni del caso, nonché, ove ritenuto opportuno, a far precedere al Comitato “Sessioni propedeutiche” dello stesso anche con il coinvolgimento dei Presidenti di Circoscrizione e dei responsabili delle unità territoriali delle forze di polizia.

Il Comune di Torino prevede di destinare risorse specifiche agli interventi di potenziamento dell’illuminazione pubblica e di riqualificazione dei parchi, giardini ed aree verdi finalizzati nelle aree più soggette a rischio d’insediamento di fenomeni di disordine urbano e criminalità.

7. GESTIONE delle EMERGENZE

Il Prefetto coordina gli interventi in materia di emergenze umanitarie con gravi ed estese conseguenze anche intercomunali in termini di disagio sociale e riflessi sulla sicurezza pubblica, e dispone di un apposito Fondo vincolato alla gestione degli interventi stessi, da concertare con gli Enti territoriali.

8. PIANI DI QUALIFICAZIONE, FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLE FORZE DI POLIZIA E DEl CORPo DI POLIZIA MUNICIPALE

Le parti firmatarie, nel quadro di una collaborazione ampiamente collaudata, si impegnano ad attivare interventi formativi congiunti per il personale delle forze di polizia e della polizia municipale su temi specifici connessi con l’attuazione del presente patto quali :

  • polizia di prossimità;
  • moduli operativi strettamente coordinati per le attività delle sale operative ;
  • servizi di controllo del territorio;
  • utilizzo della videosorveglianza;
  • altri temi su ambiti specialistici per i quali si ritenga opportuno incrementare il patrimonio comune di conoscenze

9. CONDIVISIONE DI FLUSSI INFORMATIVI

Il Comune di Torino, in collaborazione con la Prefettura di Torino e con il sostegno della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sulla Sicurezza di cui al già citato protocollo d’intesa dell’8 maggio 1998, si impegna ad adottare uno strumento informatico appositamente progettato per l’analisi dei dati territoriali a supporto delle attività decisionali in materia di sicurezza, per porlo poi a disposizione, anche per valutazioni congiunte, delle altre parti firmatarie e ad alimentarlo costantemente per quanto di competenza.

Il Ministero dell’interno si impegna a rendere periodicamente disponibili alla Prefettura di Torino in forma anonima e con l’osservanza delle disposizioni a tutela della privacy ,gli elementi informativi , desunti dal sistema SDI, necessari per la localizzazione dei singoli episodi, tenendo conto della suddivisione del territorio della città di Torino in 92 zone statistiche.

Tali elementi, resi in forma statistica e associati al territorio di appartenenza, confluiscono nello strumento informatico suindicato costituendo elemento di analisi dell’andamento della criminalità e dell’evoluzione delle condizioni di sicurezza in ambito locale.

Il Comune di Torino s’impegna inoltre a progettare tale sistema informatico in modo tale da consentirne il riutilizzo da parte delle altre amministrazioni locali piemontesi.

10.Fondo speciale

Per il funzionamento e la realizzazione dei progetti e programmi stabiliti dal presente patto, è costituito presso la contabilità speciale della Prefettura un Fondo speciale alimentato con risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino, ai sensi dell’art.1, comma 439 della Legge 27 dicembre 2006, n.296.

11. ONERI FINANZIARI

La copertura finanziaria degli interventi previsti dal Patto, pari a circa euro 9.000.000, sarà garantita da:

Regione Piemonte e Provincia di torino, relativamente a :

  • Contributo alla costituzione del fondo di cui al precedente punto 10
  •  Potenziamento del sistema di videosorveglianza della Polizia di Stato
  • Partecipazione alla costituzione del fondo prefettizio per le emergenze
  • Partecipazione alla realizzazione di un sistema informatico di monitoraggio della sicurezza urbana
  • Realizzazione di piani di offerta formativa destinati alle forze di polizia operanti sul territorio.

 

Comune di Torino, relativamente a:

  • Contributo alla costituzione del Fondo di cui al precedente punto 10
  • Installazione colonnine soccorso alle fermate taxi e nelle aree mercatali
  • Acquisizione di dotazioni di sicurezza per il personale della Polizia Municipale
  • Finanziamento del potenziamento della videosorveglianza alle fermate e sui mezzi GTT
  • Ammodernamento parco veicolare Polizia Municipale
  • Potenziamento illuminazione pubblica
  • Interventi su parchi, giardini ed aree verdi attrezzate

 

Per un totale di circa euro 5..500.000

proposte normative

1 ordinamento POLIZIA MUNICIPALE

Approvazione legge di riforma dell’ordinamento polizie locali (legge 65/86) e revisione dei decreti collegati, iniziando dal decreto 145/87 sull’armamento e le dotazioni di autotutela del personale di Polizia Municipale

2 poteri straordinari del sindaco, CON VALIDAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DA PARTE DEL PREFETTO

Attribuzione in capo al Sindaco, su validazione da parte del Prefetto, di poteri d’intervento straordinario su situazioni di grave degrado urbano, con particolare riferimento a

-acquisizione e attrezzamento di aree

-dispiegamento mezzi

-semplificazione e accelerazione delle procedure di esecuzione di opere pubbliche

3 immigrazione

-Previsione di una maggiore durata del permesso di soggiorno.

-Graduale trasferimento di alcune attività squisitamente amministrative ai Comuni, quali i rinnovi di alcune tipologie di permessi di soggiorno.

4. IDENTIFICAZIONE PERSONALE

-Perseguimento delle condotte volte ad impedire la propria identificazione attraverso l’alterazione o mutilazione delle creste papillari dei polpastrelli o di altre parti del corpo utili per consentire tale identificazione (modifica dell’art. 495 c.p. e 381 cpp) anche con il ricorso alla decretazione legislativa d’urgenza.

-A seguito dell’applicazione dell’art. 10 del d.l. 144/2005 ( introduzione comma 2 bis art. 349 cpp prelievo materiali organici per determinazione dna) pare assai utile procedere alla costituzione di una banca dati nazionale sul dna, fatti salvi i necessari vincoli di tutela dei dati personali ribaditi dal Garante per la Privacy (relazione annuale del Garante 7 luglio 2006), accessibile da tutte le forze di polizia, compresa la Polizia Municipale.

5 NORMATIVA PENALE IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA

-Interventi legislativi e amministrativi finalizzati ad una maggiore rapidità e certezza dell’erogazione della pena.

-Applicazione norme penali riparative per i reati di tipo vandalico o contro la qualità urbana (imbrattamenti, danneggiamento, bullismo ecc)

Sarebbe inoltre auspicabile l’apertura di una riflessione, anche in sede parlamentare, che valuti la possibilità o l’opportunità di applicare sanzioni riparative ai consumatori di sostanza stupefacenti.

-Interventi legislativi e amministrativi in materia di locazione di immobili degradati e privi dei necessari requisiti igienico-sanitari.

5 NORME SUL PATTO DI STABILITA’INTERNO

Premesso che il Comune di Torino ha previsto di impiegare, nel 2007, 25 milioni di Euro per la sicurezza, si propone che le citate risorse, o parte di esse, vengano sottratte dai saldi di raggiungimento del patto di stabilità interno.

6 ATTIVITA’ DELLE FORZE DI POLIZIA

-Prevedere per la P.G. la possibilità di avere accesso diretto alle banche dati clienti delle compagnie telefoniche, al fine di poter accertare direttamente gli intestatari delle utenze oggetto di indagine.

Non tutte le compagnie hanno già attivato un canale che consenta direttamente all’operatore di PG di accertare l’intestatario di un’utenza; per lo più è necessario inoltrare una richiesta formale che viene evasa mediamente dopo 3/5 giorni

-Ampliamento dei casi, in analogia con quanto previsto dall’art.100 del DPR 309/90 sugli stupefacenti, nei quali le forze dell’ordine possono vedersi assegnare, in affidamento prima e per confisca poi, i beni mobili- con particolare riferimento ad autovetture e veicoli- e immobili sequestrati nel corso delle operazioni di polizia.

7 CONTRASTO ALL’ATTIVITA’ ABUSIVA DI PARCHEGGIATORE

Occorre rendere più efficace il contrasto a tali attività.

Soluzione A: modifica legge 1423 del 1956

Art. 1

I provvedimenti previsti dalla presente legge si applicano a:

1) coloro che debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono abitualmente dediti a traffici delittuosi;

2) coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose;

3) coloro che per il loro comportamento debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica

4) coloro i quali siano incorsi per almeno due volte, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 15 – bis dell’articolo 7 del Codice della Strada, Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

Soluzione B: modifica Codice della Strada

15-bis. Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 652 a euro 2.620. Se nell’attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.

Quando lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 15 – bis per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue l’applicazione dei provvedimenti di cui alla Legge 27 dicembre 1956, n. 1423, recante Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità