Scuola: aggiornamenti riforma Gelmini

Scuola: aggiornamenti riforma Gelmini

– precari: sono 2510 in Piemonte, 1300 solo a Torino.

– 2.000 pensionamenti.

– Gli altri presenti in graduatoria sono stati confermati e quindi in totale sono 80 i docenti senza impiego che rientrano negli ammortizzatori sociali

– Agli 80 si aggiungono quelli che fanno parte delle graduatorie delle singole scuole che, se hanno lavorato per almeno 180 gg, rientrano negli ammortizzatori sociali

– Per il personale ATA è più complesso perché sono impiegati amministrativi, aggravato dal fatto che ci deve essere 1 bidello ogni 2 plessi (secondo la riforma Gelmini) a cui se ne aggiunge 1 ogni frazione di 150/200 alunni.

– Certo è che il prossimo anno la situazione migliora in quanto il taglio sui tre anni a livello nazionale è di 86.000 persone; di queste già 46.000 sono state pensionate e quindi il prossimo anno il taglio sarà la metà di quest’anno

– Tempo pieno elementari: il tempo pieno è stato stabilizzato da Berlinguer ossia è stato stabilito il numero totale dei tempi pieni e da lì non si può scendere o salire.

– Cosa succedeva ieri: i ragazzi facevano 40 h, gli insegnanti 22 h alla settimana cioè 44 in due insegnanti; rimanevano 4 h su 2 insegnanti che venivano usate per la compresenza

– Cosa succede oggi: le 4 h in più, fermo restando il numero dei tempi pieni stabilizzati da Berlinguer (le 44 ore), le usi su altre classi e non con la compresenza.

– Quindi il tempo pieno consolidato, quello delle 44 h, è stato mantenuto integralmente; il cosiddetto tempo pieno da 40 ore è stato aumentato con dati disponibili a marzo

– Certo non si capisce perché la media dell’ultimo quinquennio sia stata di 300 richieste e quest’anno ce ne siano state 800. Spinte politiche o sindacali?

– Tempo prolungato medie inferiori: con Gelmini gli insegnanti devono fare almeno 18 h alla settimana (invece delle 16 h + 2 h a disposizione). Chi in passato ha utilizzato le 2 h in disponibilità per fare dei corsi integrativi o anche non necessari oppure compresenza, oggi non può più.

– Quindi Gelmini dice: il tempo normale è di 30 h; ti confermo il tempo prolungato solo a condizione che il corso sia completo ossia ci siano un numero sufficiente di alunni che frequentano per i 3 anni delle medie inferiori

QUALITA

La nostra è medio alta. Siamo dietro Veneto ed Emilia.

Mancano però parametri oggettivi di valutazione; è questo il problema.

Gli insegnanti che si lamentano dopo la riforma non sono tanti, quasi nessuno eppure abbiamo circa 70.000 persone (46.000 insegnanti + 6.000 di sostegno + 14.000 Ata) per un totale di 540.000 allievi.

COME FARE AD INSEGNARE?

Il sistema di reclutamento è stato accantonato con la Gelmini.

30 anni fa si doveva essere abilitati (corso di 400 h) e poi si faceva il concorso.

Negli ultimi 20 anni chi vinceva il concorso era automaticamente abilitato oltre a diventare di ruolo. Chi lo perdeva rimaneva però abilitato all’insegnamento ed andava in graduatoria. Questo ha creato aspettative avulse dal contesto reale.

Con le SISS si facevano i corsi di abilitazione di 2 anni e, senza concorso, confluivano nelle graduatorie permanenti. Queste graduatorie la Gelmini le ha fatte diventare ad esaurimento; oggi noi abbiamo ancora 5046 insegnanti in Piemonte e 5700 provenienti da fuori regione.

Da domani si faranno corsi di laurea per insegnanti che saranno nel numero necessario alle esigenze reali delle scuole + un tot che sostituisca gli eventuali abbandoni. Le assunzioni verranno fatte direttamente dalle scuole e quindi dai Presidi. Ma i Presidi chi li valuta?

SCUOLA DELL’INFANZIA

– Numero minimo di bambini per sezione: 15.

– Dal prossimo anno scolastico: 20 se ci sono bambini disabili

– Dal prossimo anno: 25; eccezionalmente, in caso di domande non accolte da altre scuole vicine, 28 bambini per sezione

– Confermato l’orario di 40 h settimanali con 2 docenti per sezione

SCUOLA PRIMARIA

– Nessun obbligo a conformarsi all’insegnante prevalente per le classi dalla seconda in su; nella loro autonomia però possono adottare l’insegnante prevalente anche dalla seconda in su

– Il tempo pieno di 40 ore settimanali è confermato in tutte le attuali 34270 classi (25% delle 136.964 classi). Ampliamento avvenuto di 50.000 classi.

– Il tempo pieno ha un unico progetto educativo sviluppato su tutte le 40 h senza distinzione tra mattino e pomeriggio e con 2 insegnanti titolari sulla stessa classe.

– Il numero massimo di bambini nella primaria è di 25 per classe con un limite di oscillazione del 10% (2 o 3 unità)

– Entro il 28/2/2010 chi non era informato che nelle prime classi si poteva scegliere tra le 24, 27 e 30 ore settimanali potrà chiedere di rivedere la scelta

– Nelle prime classi il modello di riferimento è quello delle 27 ore settimanali; le 30 ore (che è il modello didattico dalle seconde in su fino alla fine del ciclo, incluse le attività opzionali integrabili con risorse a carico delle scuole) si potranno fare se ci saranno richieste anche per il modello orario di 24 ore e quindi solo se ci saranno insegnanti con il monte ore necessario a disposizione

– Nelle classi successive alla prima avranno confermato l’orario di funzionamento dell’anno passato cioè 27 o 30 ore settimanali più l’eventuale mensa oppure il tempo pieno (40 ore). In queste classi non ci sarà il docente unico di riferimento, salvo scelta diversa della scuola nella sua autonomia

– Il servizio mensa è assicurato dai docenti assegnati alla classe e il servizio mensa è una decisione rimessa alle singole scuole nella loro autonomia. Nel caso di 30 h le 1 o 2 ore di mensa sono comprese nell’organico assegnato.

– Le ore di religione (2 a settimana per ogni classe) sono comprese nell’orario complessivo di lezione (24, 27,30 ore settimanali)

– L’insegnante di inglese assegnato alla prima classe svolgerà servizio solo in quella classe

– L’insegnante è assegnato alla classe dal dirigente scolastico che dispone su criteri generali individuati dal collegio docenti. Nell’assegnazione alle classi prime si deve tener conto della continuità didattica e quindi verrà assegnato il docente che non ha vincoli di continuità con le classi già esistenti

– Non ci possono essere nella stessa classe bambini con 24 h di frequenza e bambini con 27 h di frequenza. I bambini nella classe sono stabiliti sulle opzioni prevalenti della famiglia per quel tipo di orario in modo che frequentino tutti alla stessa maniera.

– Nella primaria, l’autonomia scolastica dal 2001 consente la quantificazione oraria di ogni disciplina, tranne religione (2 ore) e inglese (1 ora nella prima, 2 ore nella seconda, tre ore nelle altre)

– L’insegnante prevalente occuperà le 22 ore settimanali, in modo che faccia la prevalenza degli insegnamenti previsti. Le restanti ore per arrivare alle 24, 27 o 30, a seconda delle scelte delle famiglie, saranno affidate ad uno o due insegnanti

– Il tempo pieno è presente in 1 classe ogni 4 in Italia. Sarà confermato ed esteso ad altre classi che però abbiano servizio mensa e spazi recuperati dal Comune

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

– La mensa non è un servizio a frequenza obbligatoria e quindi si può andare a casa e tornare nel caso in cui sia previsto il tempo prolungato

– La trasformazione di classi a tempo normale in tempo prolungato non si può fare. Vengono confermate invece tutte le classi a tempo prolungato fino a 36 ore settimanali con assistenza mensa assicurata dai docenti della classe

– Per il tempo prolungato si costituiscono nuove classi dal primo anno di corso

– Orario settimanale a tempo normale è 30 ore per tutte le classi, non solo per le prime medie

– Le ore di insegnamento delle materie letterarie sono 9 + 1 che vale per tutte le classi dei tre anni di corso

– L’inglese potenziato è una facoltà rimessa ai genitori che iscrivono al primo anno i figli e vincola fino alla terza. Le altre classi non sono coinvolte.

– Le classi con disabili non possono avere più di 20 allievi