Torino Capitale Europea dello Sport, ma … molti campi sono in disuso: il caso Falchera – NewsItalia Live

Torino Capitale Europea dello Sport, ma … molti campi sono in disuso: il caso Falchera – NewsItalia Live

E’ Capitale Europea dello Sport 2015, eppure a Torino sono diverse le strutture fatiscenti che necessitano di un restyling e di una gestione adeguata, l’ultimo in ordine di tempo ad essere finito sotto la lente di ingrandimento è il campo di Falchera che da mesi è abbandonato con reti divelte, oggetto di furti, atti vandalici e incursioni notturne. Insomma quello che un tempo era un centro sportivo con campi da calcio e calcetto in sintetico, oggi è una discarica. Il titolo di Capitale Europea dello Sport 2015, dunque, stride non appena si lascia il centro di Torino e i siti più all’avanguardia e si fa un giro nella periferia. La dove probabilmente il bisogno di fare sport come valore sociale è ancora più forte, dove le storie dei giovani sono segnate dalla crisi e lo sport può diventare una valvola di sfogo, ma anche un motivo per crescere con valori sani, troppe sono le strutture sportive abbandonate. Oltre alla struttura della circoscrizione 6 all’angolo tra via degli Ulivi all’angolo con via Cuorgnè, infatti è sufficiente spostarsi nella zona 4 per trovare i campi della Tesoriera e del Giardino Coggiola fuori uso, mentre il campo in piazzetta Campidoglio è diventato scorreria di vandali. “I ragazzi possono andare alla Pellerina” avrebbe dichiarato il presidente della circoscrizione, cercando una soluzione; peccato che il centro sportivo della Pellerina sia a pagamento. Questa è l’altra faccia della Torino Capitale Europea dello Sport, un risvolto amaro della stessa medaglia che i cittadini da tempo denunciano e che fino ad oggi non ha trovato alcuna risposta. “Da tempo i terreni di Falchera aspettano un nuovo padrone – ha spiegato Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia che ha presentato un’interpellanza in consiglio comunale per trovare una soluzione – Occorre procedere con il recupero della struttura”. (F. BOSCO)