Acqua pubblica, il dibattito in Sala Rossa – CittAgorà

Acqua pubblica, il dibattito in Sala Rossa – CittAgorà

LogoL’approvazione della delibera sul tema della proprietà e della gestione pubblica dell’acqua ha occupato una larga fetta dei lavori del Consiglio comunale del 1° febbraio. Un dibattito lungo più di due ore e la necessità di una doppia seduta hanno coinvolto i Consiglieri, intervenuti numerosi su un tema sempre più al centro dell’agenda politica cittadina. I servizi pubblici locali, l’opportunità da parte delle amministrazioni locali di mantenere la maggioranza delle partecipazioni azionarie, le modalità di gestione.
Diamo conto, qui di seguito, di una sintesi degli interventi. (…)Punto Smat

Andrea Tronzano (Forza Italia – PDL) : L’acqua è un bene pubblico e va gestita in modo responsabile. Una direttiva europea dà ai Comuni la possibilità di scegliere se affidare i servizi idrici a imprenditori privati, a società miste oppure a società a capitale interamente pubblico. Il decreto di attuazione della direttiva stabilisce che la proprietà dell’acqua è pubblica ed esclude la disponibilità delle reti idriche dai bandi di gara. Inoltre, le tariffe a favore dei cittadini saranno determinanti per vincere la gara. Il tema è stato strumentalizzato per fini elettorali: per questo, abbandoneremo l’aula al momento del voto. (…)

Acqua uguale money?A conclusione del dibattito, è intervenuto il sindaco Sergio Chiamparino: Mi asterrò su questa deliberazione. Per non interferire nella libera dialettica del Consiglio comunale, ma anche perché il testo del documento è contraddittorio al suo interno, nonostante gli sforzi di armonizzazione. L’articolo 15 della legge 166 del 2009 già prevede la piena ed esclusiva proprietà pubblica dell’acqua e introduce procedure per le gare sotto il governo delle istituzioni pubbliche. La discussione in aula non verte su temi pratici e concreti: a Torino l’intero ciclo dell’acqua è già pubblico e lo sarà fino al 2023, e anche oltre. Sono d’accordo sui principi affermati nella deliberazione, ma bisogna fare attenzione a modificare lo Statuto della Città, rischiando di creare le condizioni attraverso cui si potrebbe smantellare l’impianto virtuoso della gestione pubblica dell’acqua torinese.

Nelle foto: In alto, il logo del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, del quale fa parte il Comitato Acqua Pubblica Torino. Più in basso, uno dei punti di distribuzione di acqua allestiti dalla Smat a Torino e in provincia

R.T. – T.D.N. – M.Q.