Amianto su Spina 3. Appello dei residenti – Il Giornale del Piemonte

Amianto su Spina 3. Appello dei residenti – Il Giornale del Piemonte

Il difensore civico se ne lava le mani. E il sindaco non risponde al Comitato
Erbacce, incuria, edifici che cadono a pezzi. Ma non solo, l’area tra via Pianezza e via Pessinetto, in zona Paracchi, sulla Spina 3, è il contrario del biglietto da visita che sogna ogni quartiere. E fosse soltanto per la ruggine, il problema sarebbe irrilevante, al limite della presa d’atto. Ma il dramma sono gli interi complessi dismessi e pieni d’amianto, ecomostri che minacciano la salute dei residenti, ma che non rientrano in alcun piano di recupero, almeno per adesso. Il Comitato della zona si è costituito nei mesi scorsi con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del degrado, ma la lunga lettera inviata al sindaco con allegate una serie di fotografie di serrande arrugginite ed erbacce che fioriscono lungo il ciglio delle strade, non ha sortito risultato. E neanche la segnalazione al difensore civico della Provincia tramite gli uffici comunali sono servite a niente. La pratica, anzi, è stata girata all’Arpa la quale ha già risposto affermando di «essere al corrente del problema».
Il problema è che nessuno per adesso ha escluso il pericolo di una contaminazione. «L’elaborazione dei dati tecnici resi disponibili dei proprietari circa la conservazione dei manufatti – scrive il Comune – al fine di stabilire il potenziale rilascio di fibre di amianto e l’esigenza di intervenire per la messa in sicurezza dei medesimi in tempi brevi, rientra nelle competenze tecnico ispettive di Arpa Piemonte, al cui potere è subordinato qualsiasi provvedimento che il servizio scrivente debba assumere». Da una prima analisi comunque il settore tecnico comunale ha escluso pericoli imminenti, almeno per quanto riguarda gli edifici di via Pessinetto angolo via Pianezza, coperti da lastre di amianto: «La verifica non ha evidenziato la presenza di sfaldature evidenti o lesioni profonde della superficie interessata, sintomo di degrado avanzato e potenziale rischio di dispersione di fibre». Le rassicurazioni però non sono bastate ai residenti, i quali hanno inviato una lettera al sindaco segnalando un’impennata di furti, atti vandalici e presenza di prostitute. «Per adesso non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Speriamo che qualcuno dal Comune si degni di dare una risposta. Questa zona della città sembra dimenticata, il Lungo Dora è imbarazzate in alcuni tratti per non parlare delle aree di parcheggio, diventate terra di conquista di tossici che spaccano tutto». Via Pianezza, via Balangero il tratto finale di corso Svizzera, un fazzoletto di terra praticamente abbandonato. Minacciano di scendere in piazza se il Comune non interverrà. Andrea Tronzano poterà la questione in sala Rossa: «È una situazione che deve essere monitorata. Due le esigenze principali: amianto e sicurezza. Dal sopralluogo che ho effettuato le due richieste di chiarimento e intervento provenienti dai cittadini sono assolutamente legittime. Sia in circoscrizione con i nostri consiglieri sia in Comune ce ne stiamo occupando con grande attenzione». (A.Costa)01.08.12_Giornale_Amianto