Altri 15mila euro a Terra del Fuoco per uno dei progetti Sprar
Una sequenza di incarichi che non finisce mai. Sempre più lunghi, sempre più simili a una stella cometa per aiutare i profughi, e sempre con soldi pubblici. I quali però – attenzione – finiscono sempre nelle tasche dei soliti noti, anzi del solito noto: Terra del Fuoco la cooperativa vicina a Sel, che in pratica è il ramo d’azienda «sociale» del partito di Vendola finito di nuovo nella bufera per l’ennesimo appalto ricevuto dal Comune, altri 15mila euro per la realizzazione di un troncone di uno dei tanti piani Sprar affidati all’ex tesoriere che adesso ha un posto nella segreteria nazionale. Va detta subito una cosa però. Dal punto di vista formale niente da dire. Probabilmente non c’è neanche un virgola fuori posto. Oppure sì, come sostiene Fdi con Maurizio Marrone che denuncia presunte «relazioni», per ora top secret, poco lusinghiere del Comune nei confronti della coop pizzicata a eseguire in maniera superficiale gli incarichi. «Definirlo conflitto d’interessi è poco – spiega il capogruppo di Fi, Andrea Tronzano – Per giunta con l’ aggravante relativa al fatto che Sel è in primalinea a denunciare solo quelli degli altri». (…) [A. Costa]
