Apre Porta Susa. Presidi e proteste nel giorno di Monti – La Stampa

Apre Porta Susa. Presidi e proteste nel giorno di Monti – La Stampa

E’ più grande di piazza San Carlo. Così Porta Nuova diventa di serie B.
I torinesi hanno già preso dimestichezza da un pezzo con accessi, percorsi e scale mobili. La giornata odierna, però, è significativa perchè sancisce la terza e (forse) ultima inaugurazione dell’avveniristica stazione di Porta Susa progetta dai francesi del gruppo Arep con i due architetti Silvio D’Ascia e Agostino Magnaghi. Dodici anni dopo il concorso per disegnarla ( anno di grazia 2001), archiviate le Olimpiadi di Torino 2006 e le celebrazioni per Italia 150, l’infrastruttura è pienamente operativa.

L’inaugurazione.
Appuntamento alle 11,30, lato corso Bolzano: il varco sarà accessibile solo a chi è in possesso dell’invito (libero l’ingresso su corso Inghilterra). Durante la cerimoma, prevista a mezzogiorno, verra blindata la parte centrale dell’atrio di Porta Susa. Per l’occasione, la fermata del metrò sarà chiusa dalle 10 alle 14.I treni circoleranno regolarmente. Non sono previste modifiche alle linee dei mezzi pubblici. Le forze dell’ordine presidieranno l’accesso su corso Bolzano, il presidio degli antagonisti sarà confinato in piazza XVIII Dicembre (lato via Cernaia).

Le presenze.
Ci sarà il premier Mario Monti. Di rigore i vertici delle Ferrovie: il presidente Lamberto Cardia e l’amministratore delegato Mauro Moretti. Confermata la partecipazione del sindaco Fassino e del presidente della Regione Cota, con gli assessori di riferimento. In sospeso quella di Antonio Saitta, che nei giorni scorsi aveva eccepito sull’opportunità dell’inaugurazione sotto elezioni e sul doppio ruolo di Monti: ieri sera il presidente della Provincia era indeciso se disertare la manifestazione, come aveva annunciato, o se rientrare nei ranghi (istituzionali).
Le manifestazioni.
Prevedibili in una circostanza che rappresenta una vetrina formidabile per tutti. Il Pdl si è portato avanti con i lavori manifestando ieri mattina. Plauso alla nuova stazione, ma non basta: per il rilancio economico e sociale del Piemonte servono altre infrastrutture, cominciando dalla Tav. Questo, in sintesi, il pensiero degli “azzurri”, rappresentati da Enzo Ghigo, Bartolomeo Giachino, Osvaldo Napoli, Nadia Loiaconi, Daniele Cantore e Andrea Tronzano. L’occasione per sottolineare i meriti dei Governi Berlusconi. (…)

La nuova stazione.
È un pezzo da novanta non solo per le caratteristiche tecnologiche, cominciando dalla spettacolare galleria in vetro e acciaio che coniuga la vocazione trasportistica con quella commerciale, ma perchè assomma treni ad alta velocità, regionali e metropolitana. Un combinato disposto che ha già declassato la storica stazione di Porta Nuova. (A. Mondo)

14.01.13_Stampa_Porta Susa