Beffa a Cinque Stelle sull’editoria «Mozione rimandata a gennaio» – CronacaQui

Beffa a Cinque Stelle sull’editoria «Mozione rimandata a gennaio» – CronacaQui

A Palazzo Lascaris l’ostruzionismo dei consiglieri del M5S ha fatto saltare la discussione e il voto della mozione con cui il Consiglio regionale del Piemonte avrebbe chiesto al presidente della Regione, Sergio Chiamparino e alla giunta di opporsi alla mannaia “gialloverde” sull’editoria. Tutto rinviato a dopo le feste. Meglio, a gennaio. Quando la manovra finanziaria approntata da Movimento 5 Stelle e Lega condannerà centinaia di testate quotidiane e periodiche al rischio chiusura per i tagli annunciati dal Governo sui contributi alla pubblicistica. Tutta colpa del regolamento d’aula, penserà qualcuno, visto che nel caso in cui si debba cambiare l’ordine del giorno entro la fine della seduta servirebbe il consenso di tutti i gruppi consiliari. Consenso che non è arrivato dal M5S, appunto, così da arrivare alla scadenza del Consiglio, fissata per le 13. «Purtroppo non è stato possibile modificare l’ordine degli atti di indirizzo in discussione», si rammarica il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, che aveva supportato la mozione con primo firmatario Domenico Ravetti del Pd. Più che trasversale l’attenzione sull’argomento, dal centrosinistra al centrodestra.

«I giornali locali, insieme alle emittenti televisive del territorio, sono un veicolo di pluralismo e democrazia. Spiace che i Cinque Stelle non la pensino così e siano convinti che con i social si possa sostituire tutto. Credere di possedere sempre la verità assoluta e indiscutibile è una prova di dittatura. Questa scelta di non far discutere un ordine del giorno svela l’anima di un movimento senza valori di riferimento incapace di ragionare, discutere, mediare con sensibilità che non siano le loro verità distopiche», commenta il consigliere di Forza Italia, Andrea Tronzano. (…) [E. Romanetto]