Città della Salute, strisce blu gratis per i pazienti in terapia – La Repubblica

Città della Salute, strisce blu gratis per i pazienti in terapia – La Repubblica

Il contestato provvedimento riguarderà 4600 posti auto. Trattativa in corso per concedere agevolazioni ai dipendenti

Per molti pazienti degli ospedali della Città della Salute il posteggio resterà gratuito. Anche quando in quella zona arriveranno le strisce blu su 4600 posti auto. L’ha assicurato ieri l’assessore comunale Lubatti durante la riunione della commissione parcheggi, a cui ha partecipato anche il direttore generale di Città della Salute Gianpaolo Zanetta, voluta dalle sigle sindacali della sanità per chiedere il ritiro della delibera di fine maggio con la quale il Comune ha dato il via libera, entro sei mesi, all’allargamento della sosta a pagamento in quattro zone della città: sull’asse di corso Francia fino a corso Lecce, nella zona degli ospedali, sulla Spina 1 e al Campus Einaudi. «Abbiamo chiesto questa audizione perchè riteniamo inaccettabile che si tassino ancora i malati che già pagano il ticket e i 12mila dipendenti che ogni giorno vengono qui a lavorare» spiega Francesco Cartellà della Cgil. A preoccupare i sindacati è infatti la situazione dei malati e dei loro parenti, soprattutto se fanno terapie periodiche, o i lungodegenti per i quali la sosta nelle vicinanze degli ospedali è molto frequente. Al termine della commissione (nella quale non sono mancati momenti di agitazione e intemperanze verbali tra consiglieri e sindacalisti) è arrivata la proposta: nei prossimi sei mesi si studieranno le modalità per esentare alcune categorie di utenti dell’ospedale, ad esempio chi deve fare le sedute di dialisi o di chemioterapia e i parenti stretti dei lungodegenti. (…)

«Non è così che si risolve il problemaattacca però Andrea Tronzano di Forza Italia, che nei giorni scorsi ha organizzato davanti all’ospedale una manifestazione per dire no al caro-parcheggioquella delibera va ritirata: niente strisce blu in quella zona. Noi andiamo avanti con il ricorso al Tar». [M. Giacosa]
18.06.15_Repubblica_Strisce blu