Città metropolitana, TRONZANO(Fi): “Fallimento annunciato, imposizioni da Roma e meno risorse per i servizi” – NewsItalia Live

Città metropolitana, TRONZANO(Fi): “Fallimento annunciato, imposizioni da Roma e meno risorse per i servizi” – NewsItalia Live

Dieci città metropolitane nate nel gennaio 2015 si avviano a festeggiare il primo anno di attività, un traguardo che impone considerazioni e riflessioni. A tracciare un primo indicativo bilancio sulla formula studiata per sostituire le province dismesse, è Andrea Tronzano consigliere di Torino Città Metropolitana che nella sua analisi fa emergere alcune criticità: “La città metropolitana per ora è il fallimento annunciato che si prevedeva fosse. Non ci voleva un giurista per capire che la riforma del sindaco Renzi (si e’ dimenticato in fretta di quello che era e di quello che diceva) sarebbe stata solo l’ennesima coccarda senza contenuto. Piano piano, a poco a poco, Renzi, non votato da nessuno ma imposto da una sola persona, Napolitano, cambia la costituzione, riduce gli spazi democratici, allontana i cittadini dai propri rappresentanti, dà potere alla tecnocrazia e fa franare il federalismo e il principio di sussidiarietà.

Oggi la città metropolitana ha più competenze delle disciolte Province – prosegue Tronzano ma ha meno risorse; 3milioni di abitanti sono governati da 18 persone che però non hanno alcun potere perché è il sindaco metropolitano che, con decreto e non con delibera, cioè sostanzialmente da solo, governa in teoria senza bisogno di nessuno; le funzioni di gestione e cioè i funzionari stanno diventando i veri riferimenti dei territori con tutti i rischi che questo comporta; anche in questo caso si evidenzia la volontà oligarchica di Renzi e del Pd. Infine, sia per i sindaci sia per i consiglieri metropolitani il rischio è quello di fare solo brutte figure e di essere coinvolti nella diminuzione dei servizi senza avere responsabilità dirette, ma per imposizioni romane.

Insomma, Renzi deve andare a casa in fretta prima che possa sfasciare l’impianto democratico di questo paese. – conclude la sua disamina il capogruppo di Forza Italia – Senato, Italicum, città metropolitana sono lì a dimostrarlo e non lo dice solo il centrodestra, ma fior di costituzionalisti. Invito tutti a leggere le loro interviste in merito”.

F. BOSCO