Commercianti e artigiani uniti «Con la nuova Ztl chiudiamo» – CronacaQui

Commercianti e artigiani uniti «Con la nuova Ztl chiudiamo» – CronacaQui

Pagare fino a cinque euro per poter entrare nel centro di Torino. La rivoluzione della Ztl è ormai alle porte, ma i commercianti del centro città non sono disposti ad arrendersi a quello che gli appare come un “provvedimento killer” per le loro attività. «Più passaggio di persone c’è e maggiori sono le chances di vendita – spiega Alberto De Reviziiis dal suo negozio di tappeti in via del Carmine – se si riduce il numero di persone che passano, diminuisce anche il fatturato». Esponendo questa basilare logica di mercato, De Reviziiis si mostra preoccupato anche per la perdita di eterogeneità del tessuto commerciale del centro. «Obbligano chi vende articoli di grandi dimensioni a spostarsi fuori. L’offerta si riduce così solo a piccoli acquisti, soprattutto mangerecci. Io questo lo chiamo “volgarizzazione del centro”». Allo stesso modo, anche la farmacia di piazza Savoia si mostra preoccupata. «Quando abbiamo intuito quello che sarebbe successo, abbiamo attivato un servizio di consegna di prodotti a domicilio,per far fronte alle nuove esigenze dei clienti» spiega Mattia Ferrero, ultimo esponente di una tradizione familiare che vive a Torino fin dal 1500.
Non da meno, anche le attività più recenti sono spaventate dall’avvio delle nuove norme. «È un dramma. Se passa la nuova Ztl noi chiudiamo» dice amaramente Marcello Mazza che, da appena un anno e mezzo, ha trasferito la sua attività dalla periferia di Torino in via Po. «Sono qui da oltre 50 anni – racconta invece Gabriele Rao, dalla sua officina di pneumatici in piazza Arbarello – In tutti questi anni non ci ha ammazzati la crisi ma ci vogliono far chiudere loro». A cavalcare l’onda della protesta anche il consigliere regionale di Forza Italia, Andrea TRONZANO. Preoccupato per i nuovi provvedimenti che il Comune di Torino vuole mettere in atto. «La Ztl ambientale non mi ha mai convinto – attacca TRONZANO -, quindi penso che l’allungamento dell’orario possa solo peggiorare le cose. La sindaca deve cambiare strategia sugli strumenti utilizzati per migliorare la qualità dell’aria. Ci sono commercianti e artigiani che hanno investito e abbiamo il dovere di non penalizzarli». Il commercio di vicinato contrasta anche il degrado e vedere il centro con le serrande abbassate non deve essere il futuro. «No alla Ztl e no alla sperimentazione di ferro – conclude TRONZANO -. Io propendo più per un piano di investimenti, con la Regione protagonista, che parta dai riscaldamenti pubblici e privati e che aiuti l’efficientamento energetico e stimoli un nuovo modo di costruire che oggi costa ancora troppo». [A. Palumbo P. Versienti]