TORINO – Decentramento o accentramento? Questo il quesito che solleva l’opposizione di fronte alla riforma delle circoscrizioni che vorrebbe apportare il Partito democratico, contro cui il centrodestra si è schierato compatto “Questa riforma non decentra, ma accentra. – commenta Andrea Tronzano a margine di un consiglio infuocato sospeso più volte – È inutile e non snellisce la burocrazia. Si vuole in questo progetto scimmiottare il già pessimo riformatore Renzi, facendo a tutti i costi una riforma del Decentramento che nessuno vuole e che non porterà alcun vero risparmio. Invece di difendere il lavoro della buona Politica e di favorire l’interlocuzione con i cittadini, – prosegue Tronzano – si modificano i confini delle Circoscrizioni secondo logiche di spartizione interne al Partito Democratico e si sacrifica la rappresentatività democratica, con un risparmio del 2,1% dei costi della politica, senza toccare il personale (decine di milioni di euro, pari al 95% dei costi delle Circoscrizioni). Piuttosto lasciamo così le attuali 10 Circoscrizioni – conclude il capogruppo di Fi – senza toccare i confini, diamo loro nuove competenze e lasciamo il compito di rivedere o meno i confini in futuro alla nuova amministrazione.”
FEDERICA BOSCO
 “Soluzione inutile che accentra, allontana i cittadini e non fa risparmiare” – NewsItalia Live){kind=link}