Domenica a piedi? Ci eravamo sbagliati – Il Giornale del Piemonte

Domenica a piedi? Ci eravamo sbagliati – Il Giornale del Piemonte

La giornata ecologica organizzata dalla giunta è un flop clamoroso.
Le domeniche ecologiche sono ormai un piccolo rito delle grandi città: un po’ nella (vana) speranza di diminuire l’inquinamento, un po’ per far vivere la città in modo diverso, a cadenze regolari si organizzano queste giornate in cui in centro non si può circolare con le auto. Il guaio, per il Comune di Torino, è che queste giornate si devono, appunto, organizzare. Cosa che sembra non essere stata fatta in occasione della giornata ecologica prevista per domenica scorsa. Il problema, sembra, è che nessuno si è preoccupato di realizzare e piazzare nei posti dovuti i cartelli che spiegavano le limitazioni al traffico. Si è salvata solo la zona di via Roma, dove c’era una fitta folla per «Portici di carta», che è stata adeguatamente presidiata dai vigili. Ma, da piazza Vittorio a via Cernaia, le auto hanno potuto attraversare il centro praticamente senza problemi. Perché i vigili, sapendo del pasticcio organizzativo, si sono limitati alle paternali: «Sarebbe meglio se tornasse indietro»; oppure un generico: «Dovrebbe uscire dal centro». Eh sì, perché in assenza dei cartelli di divieto affissi all’inizio della Ztl, non potevano fare molto altro. A nulla sono servite le frenetiche consultazioni fra centrale operativa, vertici della polizia municipale, assessorati e civich in strada. L’ipotesi di piazzare un vigile davanti agli accessi alla Ztl è stata presto accantonata, perché, è stata l’opinione prevalente, avrebbe prestato il fianco a facili ricorsi. E così quando, domenica mattina, lentamente, la città ha cominciato a muoversi, le auto sono arrivate e passate senza che qualcuno potesse far valere il divieto. Alla fine i vertici della polizia municipale hanno deciso di «difendere» solo la zona intorno a via Roma. Certo il danno d’immagine è molto e il rischio, per l’amministrazione Fassino, di perdere la faccia per un’iniziativa non certo innovativa e da tempo annunciata, pubblicizzata e non realizzata è reale. L’unica attenuante, di questi tempi non disprezzabile, è che, come hanno spiegato, «un presidio di tutti i varchi avrebbe comportato l’impiego di tantissimo personale, una spesa folle in termini di straordinari». Per il resto, la debacle organizzativa è dolorosa. E l’opposizione ha buon gioco a inzupparci il pane. «L’assessore aveva promesso di non effettuarne più. Si è rimangiato la promessa e ancora una volta ne abbiamo constatato l’inefficacia», dice il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano. (…)

[F. Garnero]
TRONZANO
«L’assessore si è rimangiato la promessa di non farne più e di nuovo ne constatiamo l’inutilità»

09.10.12_GiornalePiemonte_Domenica