Elezioni Regionali Piemonte 2014: Intervista ad Andrea Tronzano (Forza Italia) – Civico20 News

Elezioni Regionali Piemonte 2014: Intervista ad Andrea Tronzano (Forza Italia) – Civico20 News

Spazio alle micro imprese, edilizia, meno burocrazia ed europrogettazione per il Piemonte

Ci apprestiamo ad entrare nel clima della campagna elettorale che vedrà i piemontesi impegnati su due fronti elettorali, le elezioni regionali e le elezioni europee. Come di consuetudine, come ogni anno, Civico20 News si appresta ad incontrare candidati, esponenti delle istituzioni e della società civile non solo per fare informazione, ma anche favorire un maggior incontro tra la politica e i cittadini ed essere portatore di questa funzione di cui oggi vi è molto bisogno.
Andrea Tronzano
, classe 1967, agente di commercio dal 1990 al 2003 e membro dello staff della direzione generale dell’Arpa prima di iniziare l’attività politica. Entra in politica nel 2006 quando viene eletto consigliere comunale per la città di Torino tra le file di Forza Italia per poi essere rieletto nel 2011. Ad ora si dedica unicamente all’attività di consigliere comunale non tanto in un’ottica della “politica come professione”, ma come impegno civile e per questo ha deciso di candidarsi alle elezioni regionali piemontesi del 25 maggio.

Come si presenta Forza Italia a questa tornata elettorale, delle regionali e delle europee, nonostante le apparenti lotte intestine di cui si parla ultimamente?

Si presenta sicuramente come unica vera alternativa alla sinistra, credo che Forza Italia sia ancora ben radicata nei cuori delle persone nonostante quello che dicono certi giornali che la dipingono come fuori dal dibattito. Manca ancora Berlusconi inserito pienamente nella campagna elettorale, cosa che avverrà a breve e questo permetterà a Forza Italia di tornare ad essere centrale. In questi giorni c’è stato l’incontro con Renzi sul tema delle riforme, noi stiamo facendo opposizione in maniera responsabile su alcuni temi come Senato, manovre economiche e Jobs Act, per cui ritengo che i cittadini possano ancora fidarsi di noi. Sugli abbandoni degli ultimi tempi sinceramente non mi preoccupo più di tanto, Forza Italia deve per forza ripresentare una nuova classe dirigente e Toti e Cattaneo sono stati il simbolo di questo ricambio anche se qualcuno non ha accettato ma su cui Berlusconi a mio avviso ha visto giusto, perciò penso che stiamo andando nella direzione giusta. Ora tocca a noi in Regione dimostrare di essere all’altezza per far capire agli elettori che siamo ancora una forza di governo… Forza Italia è data al 20% nella provincia di Torino, nota provincia rossa, e al 25% in Piemonte, insieme alla Lega Nord di Salvini che è di nuovo in crescita si può arrivare al 32%, se non perdiamo con più di 100 mila voti di scarto possiamo ancora farcela anche con le fila dimezzate.

Tu, come candidato al Consiglio Regionale, come ti presenti? Ti candidi per…?

Il vero scopo di questa è candidatura è dare spazio alle micro imprese perchè sono il cuore pulsante dell’attività economica e sono quelle che danno più occupazione. Come? Attraverso la sburocratizzazione, attraverso rivalutazione dell’Irap e quindi valutando una diminuzione di essa e poi un migliore utilizzo dei fondi europei tramite l’europrogettazione, in questo modo dobbiamo permettere alle imprese di riprendere a fare sviluppo, competitività e quindi occupazione. Un settore delle imprese a cui tengo molto è quello dell’edilizia perchè coinvolge molti ruoli professionali, dal progettista a colui che lucida il marmo fino al muratore. E poi non bisogna dimenticare l’agricoltura perchè il settore primario continua ad essere in espansione.

Sulla candidatura di Gilberto Pichetto come Presidente del Piemonte, perchè lui e non altri?

Beh in tutta franchezza, Forza Italia è il primo partito della coalizione e quindi trovo anche naturale che il candidato del partito più forte della coalizione debba essere il candidato presidente.  Gilberto Pichetto è una persona professionalmente preparata che ha salvato il bilancio della Regione Piemonte dal default, lo dimostra il fatto che oggi i conti della Regione sono in fase di miglioramento tant’è vero che Moody’s ha stabilito un rating positivo, e non più negativo come in passato, del bilancio regionale e quindi in fase di miglioramento, inoltre sottolineo che la Regione oggi finanzia le proprie attività con fondi propri e con quelli statali e non contrae più mutui. Per questo ritengo che Pichetto sia la persona giusta per guidare la Regione  Piemonte.

Ma se il rischio dev’essere quello di smembrare la coalizione, come infatti sta avvenendo, non si rischia di fare un regalo a Chiamparino o al Movimento 5 Stelle?

Questo in effetti è il rischio. Però io credo che, come dice Berlusconi, i piccoli partiti rappresentano gli interessi dei loro leader, allora i nostri alleati avrebbero dovuti essere più generosi nell’identificare la sconfitta di Chiamparino come l’unico vero obbiettivo di queste elezioni. Purtroppo potrebbe andare così, ma io spero che Fratelli d’Italia possa ripensarci e tornare in coalizione, noi oggi siamo alleati solo con la Lega Nord e altre liste minori ma se Fratelli d’Italia riuscisse a rientrare con noi sicuramente saremo più competitivi. Il Nuovo CentroDestra farà la sua strada ma mi pare che ormai si siano appiattiti su Chiamparino.

Se tu dovessi parlare con un elettore comune, perchè l’elettore dovrebbe scegliere te come candidato consigliere e Pichetto come presidente anziché Chiamparino del centrosinistra o Crosetto di Fratelli d’Italia o Davide Bono del Movimento 5 Stelle o Enrico Costa di Nuovo CentroDestra-Udc?

Io faccio una differenza sugli interessi e sui valori, se questi sono quelli che noi rappresentiamo meglio nei confronti dei cittadini allora i cittadini dovrebbero votarci. Faccio un esempio sui valori, la parabola discendenti della nostra società è contenuta in questa metafora: una volta chi disegnava sui muri era un maleducato o un delinquente, oggi è un artista…. io questa parabola discendente della società non voglio che avvenga e quindi sui valori pensiamo ancora di poter rappresentare la tradizione di tutto quello che è il bagaglio di una cultura molto forte come quella piemontese e quella italiana, la rappresentiamo sicuramente meglio rispetto alla sinistra. Sugli interessi, chi oggi può fare gli interessi degli imprenditori e quindi anche dei lavoratori? Sicuramente Forza Italia, perchè la sinistra con la sua ipocrisia predica bene e razzola male e con le filiere della cooperative consente di sfruttare i lavoratori attraverso contratti ingannevoli e inadeguati e poi con filiere di potere cerca di occupare tutti i posti possibili, Torino ne è la prova, e quindi una Regione alternativa al Comune di Torino in mano al centrodestra e non alla sinistra è indispensabile anche per i piccoli comuni che altrimenti verrebbero strangolati da questo strapotere della sinistra che per loro sarebbe dannoso. (Corapi A.)