Ex caserme in vendita per recuperare spazi urbani – CittAgorà

Ex caserme in vendita per recuperare spazi urbani – CittAgorà

caserma È una simpatica strada precollinare, ma Via Asti, nel 1943-45, era un incubo. O meglio, lo era la caserma La Marmora, dove i fascisti torturavano e uccidevano i partigiani arrestati. In anni recenti, la struttura era stata utilizzata per alloggiare provvisoriamente gruppi di profughi e rifugiati politici, in gran parte africani.
Adesso, la vecchia caserma ormai abbandonata dalle Forze Armate, conoscerà una nuova fase della sua vita edilizia. Il 12 gennaio 2015 il Consiglio comunale di Torino ha infatti approvato l’accordo di programma che definisce la Variante di Piano Regolatore per consentire all’Agenzia del Demanio di mettere sul mercato la “La Marmora” e altre due caserme ormai dismesse: la “De Sonnaz “(via Avogadro) e la “Cesare di Saluzzo” (corso Valdocco). I tre edifici, già ceduti dal Ministero della difesa all’Agenzia del Demanio, rientrano nel piano nazionale di parziale dismissione del patrimonio immobiliare di Stato.
La Variante, ha spiegato l’assessore comunale all’Urbanistica, prevede che i tre edifici possano essere ristrutturati, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza ai Beni architettonici, per essere destinati a residenze e attività di servizio, con parcheggi interrati e, nel caso degli stabili ex “La Marmora” ed ex “De Sonnaz”, cortili interni allestiti quali spazi pubblici.
La parte di ex caserma “La Marmora” di particolare interesse storico per i fatti legati alla Resistenza – nel perimetro sussiste ancora la lapide in ricordo dei fucilati – sarà riservata a servizi pubblici. Lo storico edificio di via Asti potrà ospitare anche residenze collettive e universitarie.
I tre stabili interessati all’operazione misurano rispettivamente circa 20mila mq (“La Marmora”), circa 7.400 mq (“De Sonnaz”) e 4.400 mq (“Di Saluzzo”). (…)

Andrea Tronzano (FI) ha invece sottolineato come i criteri usati dalle Soprintendenze siano talvolta anacronistici, ricordando come interventi urbanistici di questo tipo vadano pensati come contributo allo sviluppo economico e auspicando che si consideri l’esigenza di realizzate a Torino una “cittadella dello sport”. (…)

Nella foto: la caserma “La Marmora” di via Asti, nella precollina torinese.

Claudio Raffaelli