Fluttero e Tronzano (FI): la Regione Piemonte valuterà la riapertura del bando edilizia scolastica per il Biennio 2019/2020 per chi non è ancora iscritto a Edisco

Fluttero e Tronzano (FI): la Regione Piemonte valuterà la riapertura del bando edilizia scolastica per il Biennio 2019/2020 per chi non è ancora iscritto a Edisco

L’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, sollecitata dalla nostra interrogazione, ha affermato che la Regione sta valutando la possibile riapertura del bando rivolto ai Comuni per finanziare interventi alle scuole statali dell’infanzia primaria e secondaria di 1° e 2° grado per quei Comuni che non avevano ancora censito, all’interno dell’Anagrafe Regionale Scolastica Edisco, gli edifici di loro proprietà”. Ad annunciarlo il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia, Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, che hanno presentato un question time sull’argomento nella seduta odierna del Consiglio regionale.

Il 4 maggio del 2018 con una delibera di Giunta la Regione aveva approvato i criteri generali per la redazione della programmazione triennale dei piani di edilizia scolastica riguardante il triennio 2018/2020 in attuazione del Decreto Interministeriale che prevede finanziamenti sull’edilizia scolastica. Il 9 maggio con delibera dirigenziale invece era stato approvato l’avviso del bando, pubblicato poi sul BUR il giorno successivo. Il nodo del contendere riguarda il criterio per il quale non sono considerate ammissibili le domande relative ad edifici non censiti nell’applicativo Edisco (Anagrafe Edilizia Scolastica) o il cui questionario non sia stato aggiornato alla data della pubblicazione sul BUR dell’avviso.

Aggiunge Tronzano: “La riapertura del bando prevista dall’assessore per il 2019/20 è un primo piccolo passo, in particolare per i piccoli Comuni, per poter realizzare tutte quelle opere necessarie a garantire la sicurezza nelle proprie scuole. Sicuramente non è sufficiente visto che esclude numerosi Comuni per quest’anno e quindi insisteremo per trovare le soluzioni tecniche adeguate già per il 2018”.

“Diversi Comuni – conclude Fluttero – sono rimasti esclusi per non essersi messi in regola in tempo con le procedure Edisco, nonostante si siano attivati per le dovute verifiche sismiche e gli incarichi di progettazione. È evidente quindi che risulterebbe oltremodo punitivo escludere questi Comuni per tre anni dopo che hanno sostenuto anche delle spese per partecipare al bando. Nell’interrogazione chiedevamo una proroga per l’aggiornamento sull’applicativo Edisco, legandola al termine ultimo del bando, l’assessore ha spiegato come non fosse possibile tecnicamente, ma si è resa disponibile a valutare una possibile riaprire i termini del bando per il biennio 2019/2020 per tutti quei Comuni ad oggi esclusi”.