Forza Italia, gli eletti si ribellano al diktat “Sbagliato candidarci” – La Stampa

Forza Italia, gli eletti si ribellano al diktat “Sbagliato candidarci” – La Stampa

Fare la propria parte, ovvero mettersi in lista per dare slancio al partito e, almeno in prima battuta, supplire all’assenza del candidato-sindaco in pectore? Si, no, forse. L’appello-in vito-ordine dello stato maggiore di Forza Italia in Piemonte – la formula, non così chiara, è comunque emanazione di direttive in arrivo come sempre da Arcore o da Palazzo Grazioli – ha avuto come primo effetto quello di aumentare le perplessità degli «eletti» sul territorio. I quali, già disorientati dal balletto in corso a Roma tra la Lega Nord e gli alleati del centrodestra, hanno accolto la novità in modo tutt’altro che univoco. (…)

Anche Andrea Tronzano, aspirante-sindaco e deciso a candidarsi comunque, si muove con i piedi di piombo: «Rispettare la dignità del lavoro e delle persone è più importante che prendere voti, guai a cancellare una classe dirigente che in questi anni si è formata sul territorio». In che senso? «Bene le candidature, ma con criterio: da questo rinasce un partito. Io la mia campagna la faccio in ogni caso, e vinca il migliore». Con buona pace delle candidature di bandiera. [ALE.MON.]