Il video-denuncia sul web: «Ogni sera respiriamo veleno».
Un maxi incendio in via Germagnano, con una densa colonna di fumo che si leva alle spalle di un ristorante su corso Vercelli. L’ultimo video postato su Youtube pochi giorni fa racconta la difficile vita dei cittadini della periferia, prigionieri delle esalazioni provenienti dal vicino campo di via Germagnano. A girarlo, alcuni residenti del quartiere Pietra Alta, stufi di dover continuare a respirare veleno senza che nessuno alzi un dito per porre fine a questa storia. Nei due minuti di video si vedono colonne di fumo alzarsi al cielo, immissioni di fumi nocivi nell’aria derivanti con molta probabilità dalla combustione di pneumatici, sacchetti di plastica ed altri materiali velenosi. Episodi che in circoscrizione Sei rappresentano quasi la quotidianità e che nel recente passato hanno costretto i comitati spontanei a preparare un nuovo esposto alla magistratura.
«Sono anni che andiamo avanti a fotografare queste colonne di fumo – denuncia uno dei residenti della zona -. Gli zingari cominciano a bruciare i rifiuti dalle prime ore del pomeriggio e non la smettono fino a notte inoltrata. Quando passiamo da quelle parti a piedi siamo costretti a metterci un fazzoletto davanti al naso per non rischiare l’intossicazione».
L’ultimo intervento dell’Arpa, datato 2010, ha risollevato polemiche. Nei terreni analizzati, infatti, è stata registrata la presenza di oli esausti e di fusti contenenti sostanze pericolose. Oltre a quantità non indifferenti di rifiuti di altra natura tra cui spiccano pneumatici, televisori e carcasse di frigoriferi. Tutti oggetti che se dati alle fiamme possono rilasciare nell’aria polveri pericolose.
«A due anni di distanza torniamo a chiedere alla prefettura un intervento – dichiara il consigliere comunale del Pdl Andrea Tronzano -. I cittadini di quel quartiere non possono respirare veleno ogni giorno senza che le istituzioni prendano provvedimenti».
(P. Versienti)
