Il borsellino elettronico conquista 30 mila famiglie – La Stampa

Il borsellino elettronico conquista 30 mila famiglie – La Stampa

Cinquemila sono rimaste al bollettino, altrettante non pagano

E’ il solito problema del bicchiere mezzo pieno o mezzo 4 vuoto. Per il Comune il cosiddetto «Borsellino elettronico», il sistema escogitato da Palazzo Civico per rendere migliore il pagamento del servizio mensa a scuola adottato fra un mare di polemiche, è un «grande successo». Un giudizio entusiastico non condiviso dal Coogen, che sta per coordinamento genitori, ieri rappresentato in Commissione Cultura, dalle battagliere Carola Messina e Federica Patti che firmano anche un volantino di due pagine spazio uno dove sono elencati disservizi e problemi che ancora assillano le famiglie torinesi alle prese con il borsellino 2.0.

La verità sta in mezzo
Se un giudizio è concesso, la verità, come quasi sempre, sta nel mezzo. Perchè i numeri sciorinati dal sempre frizzante Alessandro Tatini, direttore della Soris che si occupa di riscuotere e eventualmente perseguire i morosi, accompagnato dalla vice Mariateresa Buttigliengo, ci dicono che quasi 1’80% delle circa 40 mila famiglie alle quali è rivolto il servizio ormai si sono abituate al borsellino. «Il numero esatto, aggiornato, è 30.434 famiglie ha precisato Tatini – altre 5 mila hanno preferito ancora utilizzare il bollettino cartaceo come avveniva in passato o hanno utilizzato i vari sistemi di pagamento alternativi» come Lottomatica, le Poste, Paypal, carte di credito: «Nessuno è obbligato a utilizzare il nuovo sistema di pagamento» ha chiosato l’assessore (…).

«Buono l’incasso»
«A dicembre, dei circa 15 milioni d’incasso previsti per i primi mesi di servizio mensa ne abbiamo incassati già un dozzina: un successo» ha commentato Tatini che, fiorentino di nascita e residenza e in procinto di andarsene a Verona, ha avuto parole di entusiasmo per i torinesi, «i primi ad avere avuto il coraggio di imbarcarsi in un’impresa difficile come quella del “borsellino”». Parole che gli hanno guadagnato il plauso del capogruppo di Forza Italia, Tronzano: «Ma le tariffe restano care». Le circa 5 mila famiglie che invece non hanno ancora pagato nulla sono invece lì a dimostrare che c’è ancora strada da fare. Tra loro ci sono certamente morosi che faranno di tutto per non tirare fuori un euro, gente che ha pagato magari in ritardo e verso i quali è partita la lettera di sollecito con bollettino annesso al costo di 2,23 euro e altri che non hanno ancora capito come fare. Ecco, è per queste persone che combatte il Coogen. A voler sintetizzare i principali problemi denunciati dal Coordinamento, spicca quello degli sms che Soris invia periodicamente alle famiglie per avvertirle di quanto devono pagare o di quanto manca per coprire la bolletta: «Sembra una stupidaggine, ma la gente non si capacita del fatto che il messaggio non riporti la data entro la quale ricaricare il borsellino». «I caratteri dell’sms sono insufficienti, basta andare sul sito di Soris» è stata la replica. «Bravi voi, faccio fatica io…» ha replicato Messina. (…)  [B.Minello]

29.01.14_Stampa_Borsellino elettronico