Il mondo degli anziani – CittAgorà

Il mondo degli anziani – CittAgorà

Presentata “Io, la mia salute e le mie attività“, una ricerca sulla condizione di vita e di salute delle persone anziane promossa dal Consiglio dei Seniores della Città di Torino. L’indagine è stata condotta su un campione di 772 anziani.
Alla presentazione sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo e l’assessore ai Servizi sociali Marco Borgione.
Iniziative di questo genere – ha dichiarato Castronovo – sono utili per avere stimoli sempre più concreti e significativi dal punto di vista scientifico. Da un lato gli anziani hanno problemi legati alla loro età come quelli della mobilità e dell’accesso ai servizi, dall’altro hanno problemi comuni a tutti i torinesi. La Città di Torino fa già molto per gli anziani, forse si potrebbe fare ancora di più”.
Il Comune – ha chiarito l’assessore Borgione – non si occupa di temi sanitari. Alla Città interessa che gli anziani abbiano la percezione di vivere bene. La ricerca del Consiglio dei Seniores fornisce a coloro che elaborano le politiche sociali degli indicatori molto importanti che saranno tenuti in considerazione”.
“L’indagine – spiega Alberto Bersani presidente del Consiglio dei Seniores – è stata avviata nel 2008. Vi hanno partecipato 18 associazioni, 8 Circoscrizioni, un comitato scientifico e uno tecnico, gli studenti di psicologia. E’ il risultato concreto dell’attività portata avanti dall’Osservatorio socio-culturale dell’Anzianato”.
Molti sono gli aspetti della vita degli anziani su cui la ricerca ha indagato: la condizione abitativa, la condizione economica, la mobilità, le attività svolte, la salute, gli stili di vita.
L’82,7% dichiara di aver vissuto bene il passaggio dal mondo del lavoro alla pensione.
Il 3% considera ottima la propria salute, il 33% buona, il 6% discreta.
Spiega Guido Lazzarini, docente di sociologia presso l’Università di Torino e componente del comitato scientifico che ha curato la ricerca: “i numeri non indicano la condizione di salute effettiva ma la percezione che ne hanno gli anziani. L’età non deve essere un paravento ma un’opportunità. Infatti, fino a quando ci sono le capacità mentali, l’uomo può crescere in pienezza”.
Alla presentazione della ricerca è intervenuto anche il consigliere Andrea Tronzano.

L.C.