La battaglia sì-Tav si allarga a tutto il Piemonte – La Stampa

La battaglia sì-Tav si allarga a tutto il Piemonte – La Stampa

L’ordine del giorno approvato dal Comune di Torino contro il Tav, «proprio perché è un atto politico, non è da sottovalutare » ammonisce il governatore Chiamparino che, ieri, davanti al Consiglio regionale ha fatto un’intemerata contro l’ambiguità del Governo e contro «lo schiaffo grillino a un’opera fondamentale per il Piemonte» arrivando a parlare di referendum per poi correggersi: «Non si fa un referendum per una cosa già approvata definitivamente. Ma voglio essere chiaro: il sì all’opera c’è già e da tempo. Anzi se Telt vuole ha tutte le condizioni per procedere all’appalto delle opere. Ma se il governo blocca la Tav, faremo sentire la voce dei piemontesi».
«Decide la politica»
Dicevamo dell’atto politico votato dalla maggioranza grillino in Comune. Chiamparino ne sottolinea l’importanza ricordando le parole a La Stampa di Marco Ponti l’esperto che guida i lavori per valutare i costi e i benefici del Tav Torino-Lione. Chiamparino: «Ponti ha detto che, alla fine, a decidere dev’essere la politica. Perché qualunque esperto sa che è impossibile confrontare costi e benefici di un’opera che vivrà i prossimi cento anni e oltre». E dunque che mobilitazione sia. A cominciare dalle Circoscrizioni torinesi e in tutti i Comuni piemontesi dove Forza Italia intende portare un ordine del giorno «per contrastare lo stop alla Torino-Lione» dice il coordinatore piemontese degli azzurri, Paolo Zangrillo. Mobilitazione anche dei consiglieri del Piemonte Nord Orientale di tutti gli schieramenti, ad eccezione dei 5 Stelle, che chiedono «di aprire un momento di confronto e mobilitazione – spiega Gabriele Molinari, Pd – facendosi promotori di una iniziativa pubblica aperta» per la Tav e «le infrastrutture indispensabili a garantire futuro e progresso ai nostri territori». Per i promotori «è il momento di agire insieme per salvare il nostro futuro di piemontesi, italiani, europei». E in risposta all’ordine del giorno approvato dalla Sala Rossa, il Consiglio regionale ne vota due a favore del Tav con primi firmatari Domenico Ravetti (Pd) e Andrea Tronzano (Fi). I documenti, con diverse sfumature, impegnano la Giunta regionale ad attivarsi con ogni mezzo possibile, nell’ambito delle proprie competenze, affinché il Governo italiano intervenga tempestivamente per impedire che i lavori dell’alta velocità Torino-Lione vengano bloccati. (…) [B. Minello]