La Città Metropolitana parte civile nel caso amianto/Olivetti, questa la proposta avanzata da Tronzano (FI) – News Italia Live

La Città Metropolitana parte civile nel caso amianto/Olivetti, questa la proposta avanzata da Tronzano (FI) – News Italia Live

La città metropolitana ha intenzione di costituirsi parte civile nel caso dell’amianto utilizzato nell’azienda di Ivrea Olivetti. Ad avanzare la proposta Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia e consigliere comunale che in una mozione presenta ieri ha proposto di costituirsi parte civile nel processo qualora ci fossero rinvii a giudizio nei confronti di persone ritenute responsabili delle tragiche conseguenze dovute all’amianto e al suo impiego nell’ambito della azienda Olivetti. Un passo che nella sua missiva è ampiamente esplicitato: “Il consiglio Metropolitano ritiene importante che la magistratura faccia tutti gli approfondimenti necessari – precisa Tronzano – al fine di determinare eventuali responsabilità, sia soggettive che oggettive, sulle tragiche conseguenze legate all’utilizzo dell’amianto nell’azienda Olivetti. Di fronte alle conseguenze tragiche che hanno comportato la perdita di vite umane – prosegue – le istituzioni e più in generale la società civile, ha il dovere di capire fino in fondo le cause e le responsabilità di quello che è successo. L’accertamento dei fatti e delle responsabilità da parte della Magistratura non deve essere confuso o strumentalizzato per sminuire o annullare l’importanza, il ruolo o il valore che ha avuto l’azienda di Ivrea nel contesto industriale nazionale e internazionale, in particolare durante il periodo virtuoso di Adriano Olivetti il quale portò l’azienda ad essere un modello di avanguardia nel campo dei diritti. Olivetti è stata da un punto di vista della valorizzazione e dell’attenzione dei suoi lavoratori all’avanguardia, nella concessione dei diritti e nella erogazione dei servizi verso il proprio personale. Nel campo della tutela della salute, ad esempio, – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – l’azienda Olivetti ha dimostrato la propria attenzione garantendo, ad esempio, il servizio sanitario ai propri lavoratori e alle loro famiglie quando questo non era ancora garantito universalmente a tutti i cittadini del nostro Paese. Considerata dunque la grande attenzione avuta da Olivetti verso i propri lavoratori, è necessario oggi la massima attenzione e determinazione nella verifica delle responsabilità individuali relativamente al caso amianto”. Ricordiamo che secondo la Procura sono 20 le morti sospette a causa del contatto con l’amianto. Operai che avevano lavorato in alcuni stabilimenti dell’azienda, inquinati da sostanze cancerogene, secondo l’impotesi dei magistrati, dove si fabbricavano telescriventi e personal computer. Uomini e donne che dopo la pensione si sono ammalati di mesotelioma pleurico. Tutti deceduti tra il 2003 e il 2013. Il comune di Ivrea in merito alla vicenda amianto/Olivetti si è già costituito parte civile nell’ipotesi venga individuato un responsabile. Oggi sono circa 20 le persone indagate tra cui Carlo De Benedetti presidente dell’azienda dal 1978 al 1996 e suo fratello Franco, che all’Olivetti aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente e amministratore delegato. Nella lista anche il nome di Corrado Passera. Il banchiere ed ex ministro del governo Monti, infatti, era stato co-amministratore delegato tra il 1992 e il 1996. Il sospetto è che non fossero state adottate tutte le contromisure necessarie per evitare che gli operai venissero a contatto con le fibre di amianto.

FEDERICA BOSCO