La destra sfida profughi e antagonisti – La Stampa

La destra sfida profughi e antagonisti – La Stampa

Faccia a faccia davanti alle palazzine occupate di via Giordano Bruno: “Devono essere sgomberate”

Tanti insulti, molti sputi e qualche spintone. Può non piacere ma ieri è andata di lusso perché in via Giordano Bruno, davanti alle palazzine olimpiche occupate da centinaia di profughi «accuditi» dai giovani antagonisti dei centri sociali, c’erano tutte le premesse per un mezzogiorno di fuoco. Anche perché nei giorni scorsi c’è chi ha scientemente tentato di alzare la tensione affinché una più che legittima visita di una delegazione del Consiglio comunale diventasse la scintilla per far esplodere anche a Torino un incendio su un tema difficile come quello della convivenza con gli immigrati.

L’allarme in Prefettura
Se n’è accorta il prefetto Paola Basilone che, ieri mattina, ha riunito il Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico e al presidente della Sala Rossa, Giovanni Porcino, ha fatto presente i rischi che si sarebbero corsi con la «visita» programmata di lì a poche ore della commissione Controllo di gestione presieduta dal leghista Carbonero. La Basilone ha spiegato che, da giorni, da destra e da sinistra, era partito un tam tam secondo il quale la visita dei consiglieri sarebbe avvenuta in contemporanea con lo sgombero delle palazzine. In più, il prefetto, memore dell’aggressione al leader leghista Salvini, ha sottolineato che le forze dell’ordine avevano saputo ufficialmente dell’ispezione solo il giorno prima: «Dateci la possibilità di tutelare al meglio la vostra sicurezza e l’ordine pubblico».

Lite in Sala Rossa
Giovanni Porcino ha fatto la cosa più ovvia: ha convocato in fretta e furia una nuova riunione dei capigruppo e ha proposto loro di spostare a un’altra data la visita, «magari concordandola con gli occupanti». (…)

Insulti in Comune
La cosa non è piaciuta agli esponenti del centrodestra che, ululando insulti verso i colleghi e pure il sindaco assente, sono saliti su un paio di taxi e sono andati in via Giordano Bruno dove ad attenderli c’era anche il capogruppo di Forza Italia, Tronzano. Tutti legittimamente convinti, e pure con qualche ragione, dell’assurdità che un bene del Comune (in realtà del Fondo immobiliare della città che tenta inutilmente di vendere da anni) possa essere sequestrato dai profughi e dai giovani dei centri sociali. (…)

«Questi abusi – aggiunge Tronzano – distruggono il diritto e la dignità delle dei cittadini onesti». (…). [B. Minello]

19.11.14_Stampa_Ex Moi