I soldi dell’Emergenza Rom non potranno essere usati per lo sgombero dei rifiuti.
A conti fatti, l’ennesima pulizia di lungo Stura Lazio costerebbe 430mila euro. Soldi che il Comune pensava di recuperare dai fondi ministeriali per l’Emergenza Rom – 5 milioni di euro oggi a disposizione della Prefettura – ma che dovrà reperire da solo, perché piazza Castello ha bocciato la proposta di Palazzo Civico. «Quei soldi sono per i Rom, non per la pulizia dei campi» si sarebbe sentito replicare l’assessore Lavolta, che l’aveva indicata tra le priorità. Poi verranno i «presidi», termine che non piace all’assessore Tedesco ma sul quale non fanno molta filologia i cittadini del Tavolo sociale Barca Bertolla, nella discussione con i consiglieri comunali sulla delibera d’iniziativa popolare che approderà entro la fine di luglio in Sala Rossa.
Per ripulire l’insediamento, l’unica strada percorribile sembrerebbe al momento quella di avviare dei progetti di lavoro specifici che coinvolgano gli abitanti del campo per assegnare loro il compito di raccolta, ai quali l’opposizione in Sala Rossa si è già detta contraria, ma non senza il problema del conferimento in discarica. (…)
I residenti dei quartieri Barca e Bertolla chiedono all’amministrazione di individuare una soluzione definitiva alla favela di lungo Stura Lazio, parlando di «rigore e solidarietà», come spiega Fulvio Tagliabò, presidente del Tavolo sociale. «Bisogna prendere misure certe contro chi non rispetta la legge e integrare nel tessuto sociale chi rispetta le regole e chi vuole migliorare la propria condizione». (…)
Sul fatto che la Prefettura liberi dai vincoli i fondi ministeriali, invece, insiste il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano. «La nostra proposta è quella di utilizzare i soldi per la pulizia dei campi e la chiusura di quelli abusivi, oltre ai rimpatri». (…) [en.rom.]
