L’advisor: assurdo vendere il 49% di Gtt – Il Giornale del Piemonte

L’advisor: assurdo vendere il 49% di Gtt – Il Giornale del Piemonte

Il giudizio contenuto nella delibera di alienazione: «Uno scelta che i mercati non capiranno»
Vendere il 49% di Gtt? Assurdo, o per lo meno antieconomico, in altre parole non conveniente né per il Comune né per l’azienda. Parola di «Mittel Advisory SpA», società alla quale fu affidata l’indagine di mercato per verificare l’ appetibilità dell’operazione di vendita del pacchetto azionario di Gtt. Secondo gli analisti la «cessione dell’80% risulta maggiormente appetibile e rispondente alle esigenze del mercato ovvero, l’interesse a partecipare a un bando sarebbe maggiore laddove al cessione riguardasse una quota di maggioranza di Gtt». Deduzioni a cui sono giunti dopo l’ analisi del mercato delle società di trasporti, nonché della tendenza del privato a non essere vincolato dalla presenza pubblica. In ogni caso il Comune ha ritenuto «opportuno» mantenere il controllo di maggioranza sulla propria società. Palazzo Civico riallineerà la percentuale di cessione da Città a FCT Holding S.r.l. a quella che è la percentuale effettivamente ceduta al mercato (dal 40 al 49%), per rendere simmetrica la valorizzazione a vantaggio della Città. Il che non significa successo assicurato nella vendita ma in compenso il Comune cederà i parcheggi a parte, un’operazione che sta in piedi per l’aumento degli stalli delle strisce blu (+25mila) con base d’asta di 33 milioni e la previsione di introitarne 35. A questi si aggiunge il canone annuo di 15,5 milioni e il diritto di superficie di 2,1 milioni. Ma questo avrà ricadute sui cittadini: c’è il rischio che all’indomani dell’acquisizione il privato aumenterà le tariffe. Rispetto alla mozione approvata dal Consiglio, il Comune fa marcia indietro sul punto che riguardalo scorporo del patrimonio strategico. Che non si scorpora più e si lascerà come è; solo corso Novara sarà «retrocesso» alla Città in quanto strategico nello sviluppo della variante 200. Invece per stabilire il prezzo di vendita congruo si terrà conto del patrimonio netto scritto nei libri della società ovvero 180 milioni, il valore degli immobili ma anche della fibra ottica che secondo gli uffici vale solo «qualche centinaio di migliaia di euro», dunque non meritevole di uno scorporo vero e proprio. «Vendere tutto insieme doveva essere l’obiettivo del Comune. Noi lo consigliavamo – fa notare il capogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano – Ora con questa ennesima retromarcia su un punto nodale vediamo che avevamo ragione». Quando il Comune sarà diventato titolare della quota di partecipazione in GTT pari al 9%, cederà a titolo oneroso a FCT Holding la sua partecipazione: così facendo FCT Holding potrà porre a gara il 49% di Gtt «retrocedendo» al Comune il corrispettivo derivante dalla vendita, ottenendo così il «riallineamento della percentuale di cessione da Città di Torino a FCT Holding a quella che è la percentuale effettivamente ceduta al mercato». Entro la fine dell’anno la partita dovrà chiudersi, ma ci sono già pronti i falchi a sostenere che le offerte saranno poche, e per giunta non molto allettanti. Questioni di settimane, e si vedrà. L’unica cosa certa è che il Comune avrà comunque sempre l’ultima parola come socio di maggioranza. (A. Costa)

05.12.13_GiornalePiemonte_Gtt