“L’attività fisica e lo sport – La politica deve comprenderne l’importanza sociale e l’impatto sui costi sanitari” – NewsItalia Live

“L’attività fisica e lo sport – La politica deve comprenderne l’importanza sociale e l’impatto sui costi sanitari” – NewsItalia Live

ANDREA TRONZANO

TORINO: Non ci possono essere tentennamenti: l’investimento sull’attività fisica è uno dei capisaldi per la prosperità di una nazione. Per Forza Italia il concetto è chiaro e nell’ambito piemontese e torinese ha agito: nel decennio della Giunta Ghigo furono fatti enormi investimenti sull’impiantistica sportiva, tanto da ottenere le Olimpiadi, e nell’ultimo quadriennio la Giunta Regionale di centro-destra ha elaborato, in collaborazione con Coni/Cip, Enti di Promozione, Sanità pubblica, Istruzione, Anci e Province, un disegno di legge innovativo sullo sport. La sinistra, invece, sembra essere ancora distante: ne parla, ma pare ancora incatenata alla resistenza verso lo sport in quanto retaggio della cultura fascista.
La diffusione della pratica sportiva è soggetta ad alcune minacce (cambiamenti demografici, modifiche comportamentali, crisi economica), ma è patrimonio per 13 milioni di persone; i dati però dimostrano che si pratica solo fino ai 14 anni di età per poi riprendere solo oltre il 40imo anno di età. Eppure, l’efficienza fisica, sin da giovani, anche sui disabili, si stima consenta un risparmio sulla spesa sanitaria stimabile in 80 milioni ogni 1% in più di persone attive e incida in modo significativo sulla prevenzione con 26.000 malattie prevenute e 12.000 decessi evitati ogni anno agli attuali livelli di partecipazione. In considerazione di questi dati, abbiamo ispirato il lavoro di novazione della legge regionale su alcuni concetti ovvi, ma rivoluzionari in quanto mai inseriti in un disegno di legge: la promozione della pratica sportiva diventa un diritto per il cittadino; il volontariato assume dignità legislativa nel settore dello sport; la partecipazione dal basso verso l’alto acquisisce una importanza strategica nella creazione degli indirizzi a favore della Regione Piemonte; il futuro del settore deve essere garantito dal costante rapporto tra mondo sportivo, mondo sanitario e mondo politico amministrativo. Il concetto determinante è però il reperimento delle risorse che avviene dal fondo di prevenzione contenuto all’interno del fondo sanitario regionale: la pratica sportiva, infatti, assuma dignità nella prevenzione delle malattie.
Tutto ciò non basta se tutta la politica non inizierà sul serio a considerare lo sport un settore fondamentale quanto il welfare e l’istruzione.
Andrea Tronzano