Centrodestra a fianco dei tassisti
L’authority nazionale dei trasporti convocherà il 17 febbraio i referenti nazionali di Uber Pop, l’organizzazione «free» (ma abusiva in Italia) nata negli Stati Uniti per rompere il monopolio dei taxisti. La manifestazione degli autisti davanti alla Prefettura è l’ultima puntata di un serial che rischia di diventare una telenovela. (…)
Andrea Tronzano con loro ieri durante l’ennesima manifestazione. E anche lui attacca Palazzo civico: «L’ultima volta che si è discusso di Uber in Consiglio, l’assessore ha dichiarato che era un’attività illegale; pertanto mi chiedo come mai l’amministrazione non abbia preso ancora una posizione nei confronti del fenomeno. Io voglio difendere la categoria dei tassisti, perché dietro alle loro licenze vi sono delle vite e delle famiglie. La Città deve prendere una posizione chiara per affrontare un fenomeno illegale».
Insomma da un lato il mercato attesta le capacità imprenditoriali, ma se il mercato lo si aggira con strumenti illegali il rischio è di distruggere chi è sopravvissuto all’interno delle regole. Questo in pratica il sunto della posizione del centrodestra. Nonostante Uber Pop sia illegale continua ad essere sulla piazza con una soluzione «all’italiana». «È lo stile della sinistra quello di liberalizzare o combattere battaglie che loro definiscono di avanguardia scatenando immancabilmente guerre fra poveri: forti con i deboli e deboli con i forti. Come si fa – osserva Tronzano – ad alimentare speranze di guadagno e profitto a favore di persone che si affacciano a questo servizio pubblico per uscire dalla disoccupazione quando si è al di fuori della legge? La risposta dovrebbe essere una sola, ma come al solito si fa l’opposto e si scatenano delle aspettative che poi saranno impossibili da governare». Per migliorare il servizio Tronzano per fa l’esempio di «it Taxi» l’app per prenotare l’auto in qualsiasi città italiana. Con una notifica verranno inviati la sigla della vettura e il tempo di arrivo. [Aco]
