«Lavoriamo insieme per l’alternanza» – Il Giornale del Piemonte

«Lavoriamo insieme per l’alternanza» – Il Giornale del Piemonte

Il capogruppo degli azzurri in Sala Rossa traccia la strada per conquistare Palazzo Civico

«Il frastagliato panorama nazionale non può e non deve impedire alle forze che compongono il centrodestra torinese di rivendicare l’orgoglio di una appartenenza che è alternativa alle tesi con le quali la sinistra, da 30 anni con Novelli, Castellani, Chiamparino e Fassino ammorba la società sabauda». Ha le idee molto chiare sull’attuale momento politico, e non ha paura a esprimerle in modo molto diretto, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Andrea Tronzano. «Dobbiamo reagire – continua – a una sorta di assuefazione intellettuale, determinata da un sistema opaco, amalgamante ed elitario, che ci ha fatti diventare acritici e ha così perpetuato il potere di coloro che lo detengono da 30 anni attraverso il Pci/Pds/Ds/Pd, associazioni, consorzi, aziende pubbliche, fondazioni bancarie, ordini, sindacati; un sistema che ha consentito a un’unica parte politica, ben oltre il suo reale peso elettorale, di occupare tutti gli spazi: dalle bocciofile alle banche; un sistema che ci affonda».

Secondo l’esponente dell’opposizione, «a Torino parlare di sviluppo, di profitto, di impresa è impossibile; sembra quasi che si voglia far progredire il disagio per poter controllare tutto e tutti». Ed esorta a riflettere un attimo sul fatto che «a Torino tutto ciò che conta è pubblico mentre il privato ha il cappello in mano e segna il passo, anzi, se mai funzionasse verrebbe inglobato nel pubblico nonostante il capitalismo municipale abbia fallito». «Questo perché – aggiunge – gli investitori privati a Torino non vengono, sono troppi i vincoli, i controlli, i paletti che sono posti da chi pensa che l’imprenditore sia un evasore o uno sfruttatore e debba, pertanto, essere controllato e compresso». «Ed è questa l’impronta, satura di ideologia, che lascia la sinistra dopo 30 anni di governo», è il suo triste commento. «Rimuovere questo sigillo – riconosce Tronzano – non sarà facile, ma Forza Italia, Lega Nord e i loro alleati hanno i valori e le idee per farlo ». «Il tassa e spendi della sinistra – si dice convinto l’esponente dell’opposizione – ci ha regalato una città triste e rassegnata, con miliardi di debiti e centinaia di milioni di tasse per poter mantenere un sistema sostanzialmente assistenziale, senza alcun guizzo, un apparato che non garantisce la libertà dei cittadini dal bisogno, ma li affossa e impedisce loro di emergere e creare ricchezza e, quindi, occupazione». «Il centrodestra – sostiene il numero uno degli azzurri a Palazzo Civico – vuole recuperare la spina dorsale che una volta caratterizzava la città sabauda, vuole far indietreggiare e a poco a poco esaurire il degrado che pervade e corrode il senso di comunità, far riemergere il rispetto delle persone e delle cose, aiutare chi per rispettare le leggi vive stentando, insomma che ridia Torino ai torinesi». «Una traiettoria virtuosa – insiste Tronzano – che ribalti l’attuale situazione dove l’illegalità è premiata, dove le periferie sono terra di confine, dove l’incuria è la regola». L’esponente di Forza Italia assicura di non essere «pessimista, ma di vivere la realtà quotidiana di centinaia di cittadini ormai esasperati dalla disoccupazione, dai rom, dai fumi tossici, dai furti, dalle buche nelle strade e nei marciapiedi, dalla movida selvaggia, dalle tasse altissime, dalla discriminazione al contrario, dalla burocrazia che impedisce di realizzare azioni lecite». E chiede che a Torino «si respiri aria nuova, dobbiamo tornare a respirare l’aria pulita della democrazia dell’alternanza che ridia fiato alla sovranità popolare e all’uguaglianza giuridica dei cittadini». «A Torino – conclude – vogliamo e dobbiamo ricordare a tutti che siamo noi quelli dalla parte giusta».

15.02.15_GiornalePiemonte_Torino