«Legge sullo sport, è ora di attuarla» – Il Giornale del Piemonte

«Legge sullo sport, è ora di attuarla» – Il Giornale del Piemonte

«Il testo è pronto da tempo, bisogna soltanto dare il via alle molte novità introdotte»

Una mattinata con la presenza di tante persone dedicata allo sport e al futuro dell’attività sportiva. Oltre cento cinquanta partecipanti al Cecchi Point di Torino ieri. Il mondo sportivo a confronto con il mondo medico e politico per rafforzare la convinzione che investire sullo sport sia uno dei pochi modi per dare futuro al nostro Paese. La politica risponde all’appello con l’eurodeputato Alberto Cirio, già assessore allo Sport e padre della proposta di legge regionale di aggiornamento alla legge in vigore, che sottolinea come l’Europa metta a disposizione fino a 250mila euro per il singolo importante evento sportivo e che il modello che lui suggerisce è quello di avere un capofila che organizzala manifestazione importante e tante realtà sportive più piccole che accompagnano con manifestazioni collaterali, altrettanto importanti per i singoli territori «Si devono ottenere quei fondi». Cirio ha ribadito che la legge che lui ha voluto fortemente «non deve avere colore politico e auspica che sia il mondo dello sporta chiederne l’approvazione al nuovo consiglio regionale. La legge consentirebbe, tra le altre cose, di dare dignità giuridica al volontariato, di inserire in maniera perenne l’attività psicomotoria nelle scuole elementari fatta eseguire da laureati in scienze motorie e garantirebbe ai talenti sportivi di essere protetti e aiutati, anche economicamente».

Ha concluso i lavori Andrea Tronzano, Capogruppo in Consiglio Comunale, che ha insistito sulla necessità che lo sport e l’attività fisica diventino un pilastro della nostra società e dell’azione politica, al pari dell’istruzione e della sanità. «L’inversione di rotta si ottiene solo se il mondo sportivo, sanitario e politico si parlano con continuità e, soprattutto, se lo sport verrà inserito nel capitolo di bilancio destinato alla prevenzione previsto dal fondo sanitario regionale; con questa azione ci sarebbe veramente il salto di qualità che, se abbinato a criteri selettivi nella erogazione dei fondi in modo che venga veramente premiato il merito degli attori in campo sportivo, darebbe le risorse necessarie per garantire l’efficienza fisica e quindi il risparmio sui costi sanitari». [M.Traverso]

16.11.14_GiornalePiemonte_Convegno sport