Lettere anonime denunciano firme false, sotto accusa il Comune per multe illegali e 14 mila provvedimenti a rischio – NewsItalia Live

Lettere anonime denunciano firme false, sotto accusa il Comune per multe illegali e 14 mila provvedimenti a rischio – NewsItalia Live

Clima di grande tensione in questo fine anno torinese, in seguito a una segnalazione anonima fatta lo scorso mese di novembre ad un consigliere comunale di Forza Italia Andrea Tronzano, secondo cui sarebbero state notificate sanzioni dal Comune di Torino a firma falsa risalenti al periodo 2006/2010 per milioni di euro e minacce a dipendenti che si sarebbero rifiutati di avallare l’impostazione voluta dalla dirigenza. Il capogruppo di Forza Italia, destinatario della segnalazione, ha provveduto immediatamente ad approfondire la questione inviando una missiva all’assessore al commercio Mangone, all’assessore al bilancio Passoni e al direttore delle risorse umane di Palazzo civico Agagliati. Gli stessi, una volta ricevuta la lettera hanno informato il direttore generale del comune di Torino Roberto Montanari che ha immediatamente fatto richiesta a Roberto Mangiardi, dirigente dell’assessorato al commercio e responsabile del settore contenzioso, di esplicitare i fatti. Mangiardi provvede a redigere una relazione di 13 pagine di cui Andrea Tronzano, con un accesso agli atti, viene in possesso. Letta la relazione, il capogruppo di Forza Italia chiede la convocazione di un controllo di gestione con tutti gli attori presenti: Antonella Riganti, direttore ufficio sanzioni, Roberto Mangiardi dirigente del settore commercio, Marco Cassi ex dirigente del commercio oggi passato ad altro incarico, Giuseppe Conigliaro, autore delle firme incriminate e responsabile del settore all’epoca dei fatti, ma passato ad altro incarico nello stesso 2010 e Soris società del Comune incaricata di inviare i provvedimenti ai commercianti.

I Fatti – Secondo la ricostruzione dei fatti dal 2006 al 2010 il comune di Torino ha emesso provvedimenti a vario titolo, dalla mancata autorizzazione di vendita, a vendita di prodotti non idonei, mancato rispetto degli orari, prezzi non esposti e decime di altri verbali simili tutti in capo alla divisione commercio, per un totale di 14 mila multe di cui 10 mila già incassate dal comune per un valore da due a tre milioni di euro, le restanti (circa 3 mila e 500) ancora da riscuotere. Nel 2010 la riscossione delle sanzioni passa da Equitalia a Soris, la società incaricata del Comune prende in carico le 14 mila multe del settore commercio e le notifica. Impiega tre anni a inviare ai commercianti il modulo con la firma elettronica di un dirigente di Palazzo Civico, Giuseppe Conigliaro, che all’epoca era il responsabile del settore, ma che nel 2010 era passato ad un altro incarico e quindi non aveva più il titolo per firmarli. Il nodo della questione è appunto la firma elettronica di Conigliaro apposta sui documenti che secondo molti, a cominciare proprio dal capogruppo di forza Italia, renderebbero i documenti nulli.

La polemica – Alla riunione per il controllo di gestione, tenutasi lo scorso 11 dicembre ogni attore è stato chiamato a dare la propria versione dei fatti. Roberto Mangiardi, dopo aver ammesso di non aver informato Conigliaro di utilizzare ancora la sua firma, ha dichiarato che mantenere la firma di chi ha avviato il procedimento è legittimo, ha prontamente replicato Marco Cassi, tra l’altro trasferito anzitempo, che si è mostrato decisamente contrario, in quanto secondo la sua tesi deve esserci certezza di volontà di chi firma un atto, altrimenti si rischia di esporre la città ad un eventuale danno in quanto i cittadini devono sapere contro chi poter fare ricorso. Ha anche aggiunto che da tempo non gli è consentito accedere al suo computer e quindi far arrivare la sua relazione e soprattutto ha dichiarato che non ha mai dato ordine a Soris di procedere con l’invio dei documenti a firma di Conigliaro. “Se dovesse passare la tesi sostenuta da Mangiardi – ha aggiunto Tronzano – si rischierebbe di creare un precedente devastante, in quanto qualunque dirigente potrebbe usare la firma di un altro”. La Soris ha spiegato che si rischiava la prescrizione visto il lavoro enorme da fare e quindi l’ex direttore Tatini ebbe l’idea di inviare l’ingiunzione con allegata l’immagine del verbale fatta a mano. Si è slittati dal 2010 al 2013 proprio per questo motivo ovvero si è dovuto ricostruire anagraficamente tutti coloro che erano stati sanzionati. In ogni caso Soris ha confermato di non aver accettato la valutazione di Mangiardi (che chiedeva di usare la data del 2010) perché per Soris la validità del verbale parte dalla data di notifica e quindi mettere una data diversa dal 2013 non era corretto.

L’assessore al commercio Mangone sulla Stampa di Torino cerca di smorzare la polemica “Conta quando una multa viene inflitta, non quando viene notificata. Quegli atti risalgono a prima del 2010 quando il dirigente del settore era colui che li ha firmati. Dunque sono validi”.

Una questione intricata che, tra l’altro, non conosce precedenti nella legislatura italiana a cui far riferimento, aggravata da presunte minacce ed episodi di mobbing.

Occorre fare chiarezza in tempi rapidi.puntualizza Andrea TronzanoLa tutela dei cittadini è il mio primario obiettivo: pagare multe illegittime sarebbe un ulteriore colpo di mano della burocrazia In secondo luogo, il danno per la città potrebbe essere rilevante in quanto le multe sarebbero prescritte; infine, non è accettabile che un dirigente non più in quel ruolo, a sua insaputa, firmi degli atti perché qualcun altro ritiene che così si possa fare. Se il lavoro della Commissione dovesse portare a valutazioni in linea con quanto sollevato da alcuni dipendenti e cittadini è pacifico che chiederemo al sindaco Fassino di togliere le deleghe agli assessori del commercio Mangone e all’assessore alle società partecipate, Tedesco, perché non potevano non sapere. E se non sapevano non sono in grado di fare gli Assessori e chiederemo quali decisioni intenda prendere il direttore generale su Roberto Mangiardi e Antonella Riganti.”

Il prossimo appuntamento con la commissione di gestione sarà a gennaio, quando saranno chiamati a dare la loro testimonianza proprio Antonella Riganti, Giuseppe Conigliaro e il direttore generale Sandro Golzio.

FEDERICA BOSCO