I campi da calcio e calcetto, in attesa di un nuovo gestore, sono stati devastati
Un grosso buco nella rete, all’incrocio tra via degli Ulivi e via Cuorgnè, permette ai passanti di accedere senza problemi ai campi da calcio abbandonati della Falchera. Un polo sportivo alle porte di Torino – con una decina tra campi da calcetto e in sintetico – che da un anno attende un nuovo gestore. La circoscrizione Sei, a causa di un grosso debito con la Città di Torino, aveva revocato nel dicembre del 2013 la concessione dell’impianto all’affidatario. Facendo persino intervenire la polizia municipale ma lasciando poi il terreno in balia dei ladruncoli, dei vandali o di chi, semplicemente, vuole divertirsi giocando a calcio. Ma senza sborsare un centesimo. Tra le panchine e le porte, infatti, si può notare ancora oggi una serie infinita di furti e atti vandalici: reti sgualcite, strappate, cancelli forzati, marmi portati via. Per terra un tappeto di bottiglie, lattine e oggetti metallici. E basta fare un salto indietro nel tempo per ricordarsi della “spedizione punitiva” che causò danni in serie a tutto l’impianto. Tra porte dei campi spaccate, vetri delle finestre rotti ed estintori svuotati. Episodi inaccettabili che ora sono oggetto di un’interpellanza da parte del consigliere comunale di Fi Andrea Tronzano. «Quell’impianto è ricchissimo di campi – ribadisce Tronzano -. Ma da troppo tempo è lasciato al degrado. I ragazzi entrano e fanno quello che vogliono e vorrei sapere se sono state avviate le procedure per il recupero della struttura». La speranza, fallito il progetto autogestione, è affidata alla preparazione di un nuovo bando ma i tempi sono ancora tutti da stabilire. Anche a causa delle condizioni dei campi. (…) [P.Versienti]
